Corato-Ruvo, lontane anni luce

Sapessi com’è stato, dimettersi da assessora, a Corato…;)




Certo che questi coratini sono strani. Se stanno nel Pd, può capitare che chiedano coerenza e trasparenza fino a rischiare la scissione. 

Noi, no. Non sia mai. 

Partito e maggioranza qui da noi rimangono dominati saldamente da democristiani oldstyle in sella da trent’anni e più, politicamente già stravecchi vent’anni fa, e tutti gli altri allineati e coperti, ggiovani compresi, senza carattere, senza visione, senza alternativa. E si chiamano giustamente “democratici”… 😛

 


Ma, tornando alla strana Corato, il colmo a quanto pare i coratini (questa scandalosa anomalia a pochi passi da noi…) lo raggiungono se stanno al governo. 

Così ecco l’assessora (coratina, da non confondere) Olivieri, accusata in Consiglio (in Consiglio: da un consigliere! a parole!) di concussione, senza neppure attendere non diciamo l’eventuale avviso di garanzia ma neanche la semplice denuncia, si dimette.

Inaudito!

Ma ci pensate? Uno viene accusato e, per difendersi senza compromettere l’immagine sua e delle Istituzioni, si dimette. Proprio come dovrebbero fare tutti.

Che follìa.

Questa signora poi NON è stata neanche accusata da un magistrato. È bastata l’accusa o l’illazione (non sappiamo) di un consigliere comunale!

Non è strano? 😉

Eppure fa parte dell’Ncd. Un partito-meteora che, digiamolo, non è poi più democratico del Pd. Ma rispetto al Pd ruvese, come dire? giganteggia.

Ma che razza di Città è questa Corato, in cui le “sedie” non sono, non tutte almeno, occupate da dinosauri che mettono la poltrona al di sopra e prima di tutto?

Signora assessora Olivieri, ce lo lasci dire: lei dev’essere in grave errore. Chieda e prenda esempio dai suoi colleghi di Ruvo

NON ci si dimette. Mai. 

Neanche con un avviso di garanzia. Neanche con 2 o più a testa. Neanche con 120 avvisi di garanzia e il relativo record mondiale sulle spalle delle ultime due amministrazioni.

Neanche sull’orlo del sicuro dissesto finanziario, causato sempre in vent’anni di duro lavoro distruttivo.

Neanche con l’amianto a portata di scuola.

Neanche con 25 milioni di euro di debito fuori bilancio e una Città distrutta.

Neanche con le tariffe più alte e i servizi più scadenti di sempre

Neanche con le strade, un tempo vanto indiscusso della Città, bucate e sbrindellate. 

Neanche con l’incuria che avanza e i maestosi viali al buio.

Neanche con la Villa comunale che 15 mesi dopo il termine dei lavori ancora NON è stata consegnata ai Cittadini e intanto ha subito modifiche rilevanti sul progetto vincitore, culminanti con l’orribile mausoleo dei bagni pubblici.

Insomma: mai. NON ci si dimette mai. Lo impari una buona volta, signora Olivieri.

Per certi politici vale la regola dei poveri di spirito che si danno all’adulterio: negare sempre. Sempre. Sempre. Anche di fronte all’evidenza.

Signora Olivieri, noi la ammiriamo. Ma se vuole far carriera in questa sottospecie di “politica“, ci sa che deve ancora “studiare” molto.

Venga magari a Ruvo e impari dal Consiglio e dall’Amministrazione più delegittimati del dopoguerra.

Venga. L’aspettiamo. Alla scoperta di un mondo nuovo. 🙂