TOPOLINIA

Scritto un mese prima del disastro elettorale del 25 maggio. Il solito articolo (inutilmente) profetico…;) 


Quel che rimane del centrodestra sfonda il muro della vergogna e si assume la corresponsabilità del Ventennio e del disastro cittadino

 
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La voce circolava da giorni. Ma non si è mai veramente pronti all’orrore.
Così muore un centrodestra cittadino che aveva già dato ampia prova della sua inconsistenza. Piuttosto che cambiare, si suicidano. Niente di nuovo sotto il sole.
Il centrodestra ruvese e i suoi pallidi e pavidi esponenti (ma delle tigri quando si tratta di difendere l’immeritata poltrona) scelgono di accollarsi la responsabilità del disastro cittadino, alleandosi col suo maggior responsabile e piegandosi supinamente ai suoi voleri crepuscolari.

Il Patto col Diavolo – Ruvo Libera su Vimeo. Era il 2011…
E per portare in porto questa oscenità chiedono la copertura politica del più insipido e triste politico regionale, uno che ha ereditato a 20 anni il feudo clientelare del padre: l’unico “merito” che conti in questa Italia medievale – e che da allora non ha saputo produrre un’idea che sia una, limitandosi a fare da scendiletto a chiunque potesse assicurargli una poltrona adeguata.
Raffaele Fitto, uno dei massimi responsabili del disastro pugliese e del genocidio di Taranto. Uno al cui confronto persino il mediocrissimo Vendola giganteggia.
Era lì quando l’allegra banda si era divisa e si accapigliava su tutto (godetevi il video). È ancora qui, almeno virtualmente, perché in suo nome ufficialmente si compie l’ultimo scempio.
A fungere da notaio del nuovo accordo tra gli ex litiganti cui la Storia non ha insegnato nulla, ma la poltrona tutto; a fungere da padre notarile del nuovo patto tra sconfitti e insipienti pudicamente chiamato “federativo”, nientemeno che il senatore Luigi “Gino” Perrone, più noto come “Topolino”, l’idraulico miracolato statista sulla trafficata via penitenziaria per Arcore.
Il primo firmatario del far west urbanistico che ha fatto di Corato la terra promessa di ogni costruttore e del territorio intorno all’Oasi probabilmente il maggior agglomerato di ecomostri della regione e oltre.
Degno padrino di degna operazione.
Insomma il massimo artefice del disastro regionale e il massimo artefice del disastro coratino benedicono e fanno da padre e madre agli artefici del disastro di Ruvo e del suo centrodestra.
Chapeau.
Un aggrapparsi di naufraghi nella nave che affonda. Zero coerenza. Dignità sottozero.
L’ultimo ballo del fan club di “Topolino” per l’ultima foto, prima di fare l’inevitabile fine di tutti i topolini.
mario albrizio


Pubblicato SABATO, 26 APRILE 2014 23:52 Scritto da MARIO ALBRIZIO