Mandare le Mummie al Museo




































Scuole al freddo al gelo. Non tutte, ma parecchie sì. Non solo la Di Terlizzi, addirittura chiusa, ma disagi diffusi e gravi. 

Al freddo e al gelo tanto per cambiare (una maledizione?) gli alunni della Scuola Media Carducci-Cotugno, come se non bastasse la minaccia dell’amianto, i ritrovamenti neolitici, i trafugamenti di pietre preziosissime e l’ulteriore sepoltura di reperti che un’amministrazione appena decente dovrebbe invece valorizzare.

Ci si chiede cosa aspettino i genitori a organizzarsi e tenere a casa i propri figli fino a che questa sciagurata amministrazione comunale non li abbia almeno messi in sicurezza e al caldo.

Una situazione drammatica. Che fa il paio col pieno marasma comunale.

L’articolo della Gazzetta a firma Enrica D’Acciò segnala una bolletta di riscaldamento di quasi mezzo milione di euro, quasi un miliardo di vecchie lire.

Che sommate ai tanti sprechi tra l’altro da noi documentati, mandano in tilt il Comune. Specie perché, sottolinea l’articolo, “pesano i debiti del caso espropri”.

Cioè i giganteschi DEBITI fatti dagli stessi che oggi sono a Palazzo Avitaia, e che in questi vent’anni non hanno fatto che scambiarsi i ruoli.

I Matteo Paparella, l’Attila che ha messo le basi del disastro e ancora “capeggia” la più insignificante “opposizione” di sempre. 

I Vito Ottombrini che allora gli facevano da scendiletto e ora sono ancora lì, a parti inverse, a imporre a noi l’austerità frutto dei loro errori: i loro, e di nessun altro. Certo non nostri.

Le Caterina Montaruli, già allora in pasta e sodale e oggi il più scandaloso e incompetente assessore all’Urbanistica che si ricordi: la prima spingitrice di politiche di consumo del suolo, di progetti faraonici e insensati come Ruvo2 e la incredibile follia della nuova zona industriale su via Corato quando sono incapaci persino di far funzionare la vecchia, ormai morente.

Gente che è lì da trent’anni e la cui ostinazione nel fare danni è finalmente riuscita a uccidere una Città che fino ad allora era sempre stata un modello.

La Città che chiamavano “la bomboniera” oggi è ridotta a un buio cassonetto senza speranza. Almeno fino a che sarà gestito da certi netturbini

E tocca a noi, noi cittadini, ripulire la Città da queste incrostazioni, da questa cricca ventennale, da questo ballo macabro sul Titanic che affonda, da questa quadriglia tragica.

Tocca a noi mandare le mummie nel giusto museo, seppellire maggioranze voraci e opposizioni farlocche e riprenderci la Città e il nostro futuro.

Tu con chi stai?