Guerra e Pace. Oltre i parcheggi

Parte terza. La proposta. Superare i conflitti strumentali per il bene della città.

Lettori di RuvoLibera lo sanno bene. Nulla è “assurdo” come sembra e tutto ha una spiegazione.
Allora vuoi vedere che la “spiegazione” sta nel nome di chi avrà la concessione? 

Nulla di ufficiale ancora, per carità. Ma carrozzoni clientelari in giro ce ne sono. E guarda caso non è per niente casuale il nome che circola nelle boccucce di alcuni pasdaran della vecchia dis-amministrazione.

Quale? Fatelo voi. Poi vedremo se ci avete azzeccato… 😏

Volete la motivazione? “I soldi rimarranno in città”.

Tanti soldi, a giudicare dalle mostruose tariffe:



Ma se casomai così fosse, l’aver approvato in tutta fretta questo obbrobrio a favore di qualche carrozzone clientelare avrà magari avuto effetto sulle elezioni? Così eh? Tanto per dire…

Noi più in là non ci spingiamo. Ma ecco del buon materiale di indagine – in tutti i sensi.

D’altra parte, per vedere se 2+2 fa quattro, basterà solo aspettare. Anche se, date le chiare prese di posizione del Sindaco sulla legalità, è probabile che qualcuno abbia fatto i conti senza l’oste.

Sindaco che, sia ben chiaro, non è a conoscenza delle cose che scriviamo se non quando sono pubblicate. Intelligenti pauca.


Pentole e coperchi

Ma – c’è un ma. Sempre per la nota storia che chi fa le pentole spesso dimentica i coperchi.

Anzi, ce ne sono due.

Il primo. C’è una bella differenza tra distribuire i trenta denari “europei” per piegare le resistenze del territorio e della sua parte più civile; e invece prelevare quei trenta denari dalle vive tasche dei contribuenti locali, già pluri-vessati per tanti altri guai dei quali non hanno altra responsabilità se non aver votato per decenni le persone sbagliate, di qualunque colore e anche scolorite.

Il secondo. C’è un’opposizione in parte rinnovata. E se la vecchia opposizione si è fatta mettere il guinzaglio e anche più; la nuova opposizione sarà altrettanto velleitaria?

Questo provvedimento è così cervellotico, inconsistente, irrazionale e impopolare, che può essere stato approvato solo con l’intento di far male a chi avrebbe dovuto metterlo in pratica, facendogli perdere ogni consenso politico e costringendolo alla resa per tornare in sella.



Migliaia di voti
Perché questa è la realtà. Ci sono ora migliaia di cittadini in attesa di chi salvaguardi i loro diritti e il loro portafoglio. 


Solo un’opposizione cieca potrebbe farsi sfuggire un’occasione come questa. Non di sobillare vuotamente la piazza, ovviamente; ma di sfruttare le criticità di un piano cervellotico per puntare a un obiettivo più alto.

Non a indebolire sterilmente il sindaco, ma puntare a neutralizzare i veri responsabili. E soprattutto a rafforzare e rianimare la Città.

Cercare la concordia strategica anziché prestarsi al gioco di chi dietro le quinte punta al solito divide et impera.

Questo piano, di cui è facile prevedere il fallimento, servirà sopratutto a misurare lo spessore politico e la maturità dell’opposizione. Che è molto cresciuta e si trova ora alla vera prova del fuoco.

Sarebbe un bel risultato perché la Città di questo ha disperatamente bisogno. Di una opposizione e di una maggioranza che si legittimino reciprocamente, nell’autonomia delle posizioni ma anche nella consapevolezza di un interesse e di un destino comune.

Sostengano entrambe l’azione riformatrice di Chieco, superando le risibili differenze caratteriali e qualche parola fuori posto – e mirando al nocciolo politico.



Un’alleanza di scopo e un Governo di Unità Cittadina

Consideriamo la realtà per quello che è. 

Chieco è qui per una situazione di emergenza che va sanata. È una persona all’altezza del compito ed è fondamentalmente super partes, essendo uomo di legge e non creatura di partiti peraltro ovunque in rapida decomposizione.

Ha detto lui stesso che farà solo questa legislatura e poi tornerà alla sua vita. E Chieco a differenza di altri tromboni e tromboncine è uomo d’onore.

Quindi, la nostra proposta ai Consiglieri comunali, specie di opposizione ma non solo – è anziché giocare a farlo inciampare e cadere, aiutarlo a governare per il meglio.

Pasquale Chieco è la persona giusta in questa situazione. Combattetelo stimolandolo, proponendo, andando oltre e magari anticipandolo. Ma collaborando.

Mettiamo fine al potere residuo di condizionamento e di ricatto dei soliti pupari dietro le quinte e mettiamo la Città in sicurezza.




A proposito di 2+2

Mancano quattro anni alle elezioni. Fatene due per la Città – da alleati distinti e magari distanti. Ma alleati sui grandi obiettivi strategici.

Dopo vi differenzierete nuovamente e potrete proporvi come alternativa mettendo nel carnet i risultati raggiunti. Che saranno di tutti. Altra via per rinascere non c’è. 

Un Governo di unità cittadina su pochi punti fondamentali e determinanti, con il Sindaco garante.

Una grande alleanza di scopo limitata nel tempo e negli obiettivi ma reale e leale, è l’unica strada per mettersi il passato alle spalle e poter dire finalmente la guerra è finita

La Città salva. E vincere la pace.


3. Fine



Leggi la seconda parte Il Peccato Originale



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