RENZI CONTRO OTTOMBRINI

Questa sarebbe bella. Se non fosse tragica. 

Vendola contro il governo Renzi
«Scippa alla Puglia 230 milioni»


Dunque. Piazza Castello. Amministrazione comunale. Disastro imminente.

I fondi Fesr li hanno già persi. Hanno dormito 4 anni (la famosa “urgenza”) e poi è arrivato speedy-Renzi a fregarglieli da sotto il naso.

Poco male, hanno pensato. Facciamo gli indiani. Tanto la Regione ci paga lo stesso con fondi Pac

E non importa che continuino a mentire spudoratamente – e non a caso a rifiutare di andare in Regione con il Comitato per un incontro definitivo e chiarificatore.

Cosa devono venire a fare, a prendere schiaffi? Lo sanno benissimo come stanno le cose. Cioè esattamente come dice il Comitato – che è fatto da cittadini liberi che non muoiono di frenesia da appalto.

Ora però guardate quest’altra chicca. A firma Nichi Vendola. Uno che di Regione e fondi europei, per così dire, dovrebbe sapere qualcosa…

Ebbene, Renzi si è fregato pure quelli. Anche i Pac! 
Tanto, avrà pensato, il sindaco di Ruvo non sa neanche cosa sono!



Spalmando spalmando

Ora, presumibilmente la cifra mancante (230 milioni, dice Vendoladovrebbe essere spalmata tra i progetti finanziati.

E cosa resterà allora dei 2 milioni e rotti che l’Amministrazione vuole usare per violentare Piazza Matteotti e i diritti democratici di 26 mila Ruvesi?

E come farà a pagare l’inizio dei lavori un Comune che già ha visto interrompersi i lavori sui loculi al cimitero perché non pagava l’impresa?

Mistero.

Che sia la volta buona, di fronte a tanta imbranatezza ed evidente malafede, che paghino di tasca loro, lorsignori i nostri pessimi amministratori?

Non sarebbe una cattiva idea.

Sarebbe bello. Ma immaginate invece a chi, ben più probabilmente, toccherà?

Indovinato. A tutti noi



L’ennesimo, non l’ultimo

L’ennesimo capolavoro della sciagurata amministrazione Ottombrini.

Ma non l’ultimo.

Vedrete sulla Piazza cosa riusciranno a fare. Uccidere prima il centro storico. Poi tutta la Città, il suo commercio, la sua vita, la sua stessa anima. Quando si tratta di distruggere e fare danni, la solita inflessibile coerenza.

Data la loro pochezza e le loro intenzioni brutalmente assassine su quella Piazza, e sulla Storia, sull’Anima, sulla Democrazia e sul Futuro di questa Città – c’è quasi da diventare renziani.

Visto che se ne fregano delle leggi e dei Cittadini, l’unica speranza è che Renzi gli prenda fino all’ultimo centesimo.

Ma presto. Prima che sia troppo tardi.


Vendola contro il governo Renzi «Scippa alla Puglia 230 milioni»

Nella legge di stabilità la revisione dei fondi del piano di coesione
La conferenza delle Regioni, compatta, chiede l’abrogazione della norma

di Adriana Logroscino

La Puglia si era mossa per prima: invocando l’intervento della Corte costituzionale contro i due commi della legge di stabilità 2015 con i quali il governo ha distolto risorse destinate allo sviluppo territoriale, attraverso il piano di coesione (Pac), alle Regioni. Ora l’intera conferenza delle Regioni si attesta su questa linea. Chiedendo l’abrogazione della norma.

La presa di posizione nel documento dei governatori
«La legge di stabilità — è scritto nel documento della conferenza delle Regioni — introducono una regola mai precedentemente definita, ovvero quella della decurtazione delle risorse del fondo di rotazione in assenza di impegni (né tantomeno di obbligazioni giuridicamente vincolanti); la applica retroattivamente, facendo riferimento alla data del 30 settembre 2014; cancella il principio di territorialità delle risorse formalmente condiviso e sottoscritto tra Governo nazionale e Regioni nell’avvio del Pac il 3 novembre 2011».

Vendola: Renzi finanzia l’occupazione facendoci chiudere i cantieri?
«Il governo ci toglie 230 milioni di euro. Lo fa senza alcuna ragione e con criteri di palese irragionevolezza. Con quei soldi vogliono finanziare incentivi all’occupazione. Ci fanno chiudere i cantieri per incentivare l’occupazione? Davvero paradossale». Lo denuncia il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che si appella «all’Anci, a tutti i Comuni pugliesi, a tutti i parlamentari, affinché si impedisca questo scempio». Vendola annuncia che «la Regione Puglia ricorrerà in ogni sede contro la palese violazione del precetto costituzionale della leale collaborazione tra le articolazioni dello Stato, contro le norme e i regolamenti e le scelte che offendono i nostri diritti e privano la Puglia di ciò che le è dovuto». Il governatore della Puglia esprime «soddisfazione per la limpidezza del documento approvato dalla Conferenza delle Regioni che chiede al governo di sopprimere una norma che scippa risorse fondamentali per il futuro delle nostre comunità». «Ma è una soddisfazione – spiega – che non attenua l’amarezza e lo sgomento per le scelte di un governo che continua a usare le risorse destinate agli investimenti per lo sviluppo territoriale per le proprie azioni di propaganda o addirittura per la spesa corrente. Con il paradosso che ad essere più penalizzate da quest’opera sistematica di saccheggio sono non solo le regioni del Sud ma proprio le regioni che hanno imparato a spendere e a spendere bene».

Fonte Corriere del Mezzogiorno
7 maggio 2015 | 17:11