In fondo… è naturale. Il Prosecco col fondo.

 “Sui Lieviti”. I propri dell’uva.



Oggi presentiamo un Prosecco. Non uno dei soliti prosecchi, perchè è facile dire prosecco in Italia, difficile è trovarne di buoni e naturali. 

Siamo a Santo Stefano di Valdobbiadene, nel trevigiano, nel cuore del territorio del prosecco. L’azienda si chiama Casa Coste Piane e producono 6 tipi di prosecco ma il prodotto di punta dell’azienda è appunto questo Prosecco Frizzante… Naturalmente. 


Come dicevamo questo non è il solito prosecco, ma  un prosecco “sur-lie” col fondo, rifermentato in bottiglia con i propri lieviti vivi, un modo di fare il vino come si faceva una volta. 

E oggi non sono in molti a farlo. 

Chiaramente in vigna, come in cantina non vengono aggiunti lieviti selezionati o additivi, non si usano diserbanti o concimi chimici,se non un po’ di zolfo e rame. 

Guardando l’etichetta frontale della bottiglia noterete un disegno  d’epoca medievale, quando il vino si faceva in modo tradizionale, naturale, senza additivi, senza nient’altro che l’uva. 

Col fondo si diceva, ed il fondo c’è e si vede. 

Lieviti ormai sfiniti che hanno convertito gli zuccheri presenti, che danno questa opacità, quel torbido, che magari all’occhio non piace ma che invece issano su un podio profumi, sapori e una bella dose di vitamine. 

Non fatevi ingannare da quei prosecchi con lo spago in cima, da 4-5  euro, che hanno la caratteristica di far credere che siano genuini. Questo prosecco di Casa Coste Piane è ben altro. 

Non siamo solo viticoltori produttori di vino ma soprattutto custodi del territorio in cui lavoriamo e viviamo. Nostro compito è lasciare una terra sana a chi verrà dopo di noi.” Loris Follador


Descriviamolo nei particolari. Tipo di uve: Prosecco (Glera ) 95%, Verdisio, Perera e Bianchetta 5%. 


Età delle viti: dai 15 ai 70-80 anni. Vendemmia: manuale, metà-fine settembre. Produzione per ettaro ( 6 gli ettari totali ) : 80-100 q.li. 

Vinificazione: pressatura soffice di uve intere. Leggera filtrazione verso dicembre. Null’altro fino all’affinamento. 

Affinamento: in botti di acciaio fino ad aprile dell’anno successivo la vendemmia. Poi viene imbottigliato con  successiva rifermentazione spontanea.  

Lieviti: Autoctoni. Gradi alcolici: 11%. Solforosa totale: 45 mg/l.  

Colore e aspetto visivo: giallo tenue. 

Appena versato nel bicchiere si nota una spuma fine e viva.


Olfatto: note di crosta di pane poi meravigliose sensazioni di frutta fresca matura come pere, albicocche, mele e anche di uva passa. 

Poi profumi di agrumi, scorza di limone. Gusto: In bocca si sentono immediatamente queste bollicine fini e persistenti. 

Fresco, leggero, piacevolissimo. Merito dei lieviti che a volte lo fanno sembrare dolciastro con note di miele, pera matura e vaniglia. 


Alla fine un retrogusto che sa di c’era d’api. Quel dolce-amaro che invita ad un altro bicchiere. 

Abbinamenti gastronomici: Con quello che volete. Io l’ho bevuto su una mozzarella di bufala e pomodori. 

Bicchiere: il classico tulipano.  

Consiglio di berlo ben freddo e prima di stapparlo di agitare delicatamente la bottiglia per far salire su i lieviti presenti sul fondo.

Ne esistono 2 versioni, la bottiglia con il tappo a corona e quella che vedete nella foto con quello di sughero. Costo bottiglia cl. 75: Euro 8,50 / 9,00. 

Al contrario della gran parte dei prosecchi, il prosecco sui lieviti di Casa Coste Piane invecchia in maniera sorprendente, la spuma si affina ed il sapore acquista complessità senza cadere nell’ossidazione. 

Chi non ama i prosecchi si ricrederà. Forse perché questo non ha nulla da spartire con altri prosecchi. Buon appetito e prosit.  


Luca La Fortezza