PERDUTA LA VERGOGNA, TUTTO È POSSIBILE




Partita la campagna d’autunno per sottrarre altri soldi al Sud. 

Uno strepitoso Pino Aprile per RuvoLibera

Il Corriere prepara il terreno per la Campagna d’autunno


Stipendi: il Sud più ricco del Nord. Mo’ chi lo dice alle centinaia di migliaia di meridionali, in larga parte giovani, istruiti, che da anni sono tornati a emigrare, come negli anni Cinquanta e Sessanta?

Torna indietro, scemo! Sbrigati a riprenderti il tuo posticino da disoccupato a Crotone, da cameriere a Caltanissetta! Appena la notizia verrà capita, orde di settentrionali si precipiteranno con ogni mezzo a Mezzogiorno: ognuno mira a stare meglio, no? 


Il vice ambasciatore del Kazakistan, facente funzione di ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sta già disponendo il rafforzamento della sorveglianza dei centri d’accoglienza, per evitare rischi di scontri fra profughi, rifugiati e leghisti padani in fuga dalle loro terre per raggiungere l’Eldorado meridionale. 

Perché la ricerca del benessere funziona al contrario dell’acqua nei vasi comunicanti: il meno va dove è il più. Noi lo sappiamo, da quando l’invasione e il saccheggio dei “liberatori” del Nord ridusse i meridionali a emigrare per la prima volta nella loro storia millenaria. 

Ancora adesso emigrano, ma la Fondazione Debenedetti ci informa che sbagliano (e i giornali fiancheggiatori riportano compiaciuti). 

Lo dicono tre professori. Con tutto il rispetto (si fa per dire), ma continuo più a credere ai piedi spinti dal bisogno che a certe teste: se i barconi rovesciano a Lampedusa decine di migliaia di migranti, non chiedo a un professore perché. Me lo dice il flusso del bisogno. 

Quando c’era la cortina di ferro e tanti intellettuali e politici cercavano di convincerci che si stava meglio “di là” che “di qua” dal muro, Winston Churchill rispose che ci avrebbe creduto quando la gente sarebbe fuggita da Berlino Ovest per passare a Berlino Est.

A Crotone più ricchi? I prof hanno anche calcolato che da Milano ti muovi con autostrade, aerei, treni (pagati da noi tutti, tangenti comprese) e a Crotone hanno tagliato pure i treni-bestiame? 

Crotone
E hanno tenuto in conto che con uno stipendio a Sud devono vivere circa il doppio delle persone che a Nord? Che energia, assicurazioni, prestiti, istruzione, salute costano di più? 

Che la casa costa meno a Sud, ma la stragrande quantità delle abitazioni sono di proprietà, in Italia; il che vuol dire che hai un patrimonio ben diverso se possiedi 100 metri quadrati a Milano o a Crotone. 

E cosa hai intorno a quella casa, di servizi e possibilità? Quanto vale tutto quello? E hanno calcolato che, con uno schifoso trucco della migliore tradizione leghista, i soldi per gli asili nido vanno solo a Nord e al Centro, mentre a Sud, se vuoi lasciare il pupo, o hai la nonna vivente e disponibile o paghi?

Insomma, cosa cavolo volete raccontarci? È evidente che queste sono manovre propedeutiche alla campagna d’autunno, per sottrarre, con la scusa delle gabbie salariali, altri soldi al Sud. 

Naturalmente, usano nomi spendibili (se non ve ne siete accorti, prof, avete un problema; se ve ne siete accorti, noi abbiamo un problema, e il vostro nome anche; se lo avete fatto di proposito e con quello scopo, voi siete un problema), per poter dire: lo si fa per il vostro bene. 

Se vi abbassiamo gli stipendi, sarà più facile che al Sud qualcuno ci metta un’azienda. Ops…, ma non eravate sempre voi a spiegarci che non è il costo del lavoro l’ostacolo, ma il sistema-Paese? 

Che gli imprenditori delocalizzano in Austria, negli Stati Uniti, dove gli stipendi non sono più bassi, ma le cause civili vengono sbrigate in tre ore; il costo in giorni-burocrazia per avviare l’impresa è un decimo che in Italia; le mazzette non si pagano o sono più basse o rateizzabili (non saprei dire); le leggi più chiare; i sindacati più ragionevoli; la politica meno invasiva…? 

E allora? Adesso si rivolve tutto abbassando gli stipendi ai meridionali?

Un sistema economico fortemente sovvenzionato, sanguisuga del Paese, è sempre più in crisi; esposto, con l’euro, al confronto con le altre economie, non ha saputo reggerlo ed è allo sbando, alla resa senza condizioni: tutto è svenduto a concorrenti stranieri. 

Non abbiamo più la chimica; l’informatica è morta nella culla (ci spieghino, i Debenedetti, la fine della Olivetti, invece di queste sciocchezze); l’industria pesante è disposta a esistere solo producendo come nel Terzo Mondo: sono tarantino, so quel che dico; 

l’auto italiana parla americano; la grande distribuzione, il comparto alimentare, persino la moda, l’italian style… tutto finisce in altre mani. 

E questa fallimentare classe dirigente imprenditrice (con i soldi pubblici), politica e giornalistica reggicoda, pensa di risolvere tutto dicendo che al Sud guadagnano troppo.

Allora, delle due, l’una: se non vi siete già trasferiti a Crotone, o siete bugiardi o siete scemi.
Odio la pazienza del Sud. Finora, solo quella vi ha salvato.

Pino Aprile


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