Le Rinnovabili per Rinnovare la Città

Da Tula (Sardegna) un’idea anche per il nostro Comune?
Il paese che non paga l’Imu
Grazie all’eolico


Fonte: Repubblica.it


Il sindaco: «Dal vento 400 mila euro all’anno. Investiti tutti nel sociale e nell’ambiente». E ora si pensa al solare termico

MILANO – Molto vento e poche tasse, almeno sulla casa. Grazie alle entrate che il Comune di Tula ricava dal suo parco eolico, la giunta guidata dal sindaco Andrea Becca, ha esentato i 1.600 residenti del piccolo centro sardo – nel nord dell’isola in provincia di Sassari – dal pagamento dell’Imu. «Tula ha accettato una scommessa: credere nelle energie rinnovabili. Già la giunta precedente aveva dato il via al parco eolico, che oggi rappresenta il 12-13% dei proventi comunali», spiega il sindaco 42enne eletto con una lista civica.

NIENTE IMU – «Dall’eolico incassiamo 400 mila euro all’anno, su un bilancio di 3.200.000. Quelle entrate le abbiamo investite tutte in politiche sociali e ambientali», prosegue Becca. «Ma quest’anno ci siamo guardati in faccia e abbiamo ragionato su come far risparmiare le famiglie. Visto che la legge ce lo consentiva, dopo aver dato un’occhiata alle rendite catastali, abbiamo ridotto l’aliquota dal 4 al 2 per mille e contemporaneamente aumentato la detrazione sull’Imu da 200 a 400 euro da aggiungere alle detrazioni per i figli a carico per 50 euro per ciascun figlio. In questo modo abbiamo neutralizzato l’Imu», spiega il sindaco. «Non facciamo una battaglia fiscale come la Lega: abbiamo creato un’entrata grazie alle rinnovabili e razionalizzato le spese. Nessuna auto blu, nessun telefono di servizio e il segretario comunale in convenzione con un altro Comune, prassi assai diffusa qui in Sardegna».

AIUTO – Al bar della piazza principale di Tula, alcuni giorni fa il sindaco ha incontrato un anziano del paese, un uomo di 82 anni. Che gli ha detto: «Andrè, ti voglio proprio ringraziare per quello che hai fatto». Andrea Becca racconta questo episodio spiegando che conosce quell’uomo da quando era bambino, e aggiunge: «Non sono stato io, ma per i miei concittadini il sindaco è un po’ il capovillaggio. La mia stanza è di fianco a quella dell’assistente sociale. Vedo quante persone in difficoltà ci sono, famiglie che faticano a pagare le bollette e 200-250 euro risparmiati possono essere un aiuto. Certo che senza l’eolico non avremmo potuto fare questa scelta con tranquillità».

EOLICO – Il parco eolico di Sa Turrina Manna (che in lingua sarda significa La torretta grande) ha una capacità di 90 MW sufficienti a soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di circa 65 mila famiglie. Attualmente è al massimo della sua capacità. Ma l’anima verde di Tula è, comunque, in espansione. Adesso il Comune punta sul solare termico. «Diamo un contributo del 45% a chi installa pannelli solari per scaldare l’acqua di casa: spendi 5 mila euro? Il Comune te ne dà 2.250», conclude il sindaco. «Il nostro Comune è piccolo, ma proviamo a pensare in grande. A Roma quante case potrebbero avere l’acqua calda scaldata con l’energia solare?».

Anna Tagliacarne per Repubblica