Il ritorno del Tedone

Ci chiedono perché non esultiamo anche noi col coro liberatorio generale (tranne i soliti rosiconi professionisti…) per le assoluzioni al Liceo Tedone.
 
Forse – ipotizzano – per non dare soddisfazione a quegli stessi rosiconi? per non metterli in condizione di dire “ecco, vedi ora come esaltano il nostro arci-nemico“?
Perché per loro questa è: non la storia, il prestigio, l’importanza o la salvezza del Tedone, il suo presente e il suo futuro, il suo ruolo nella formazione dei nostri figli, la sua immagine e quindi  buona parte dell’immagine della Città (quel che ne rimane, almeno, dopo i disastri sistematici di vent’anni di pessime amministrazioni politiche – ma questa è un’altra storia.)
RuvoLibera del 16 giugno 2012
 
No. Non gliene può fregare di meno. Il loro unico chiodo fisso è lui, il loro arcinemico
L’ex preside-radice-di-tutti-i-mali e quindi meritevole di tutte le punizioni
 
L’uomo per aver ospitato il quale, garantendogli (come a tutti gli altri) i più elementari diritti costituzionali di espressione, sia il sottoscritto che l’intera RuvoLibera sono passati dalla parte dei cattivi nel loro povero immaginario da film western e duelli all’ultimo corral.
 
Se l’ex-preside si chiamasse Sansone non avrebbero alcun ritegno, pur di vederlo distrutto, a invocare un muoia Sansone con tutto il Liceo.
 
E chissà che ora anche i giudici, in quello stesso immaginario, non siano diventati complici del loro arci-rivale e/o inseriti in qualche megacomplotto che impedisce a lui di essere condannato e a loro di avere la loro vendetta.
Bene, signori. A noi di tutto questo delirio non importa nulla. Anzi, meno.
Certo avevamo dato la notizia diverse settimane fa, pur senza i dettagli che oggi vengono resi noti. Prima di ogni altro – per quel che vale. Ma non è neanche questo che ci trattiene dai titoli cubitali.
Il fatto è che l’assoluzione non ci sorprende neanche un po’.
L’avevamo scritto due anni fa, senza esitazione, all’indomani dell’esplosione dello “scandalo”, e mentre tutti, come si dice, ci inzuppavano il biscotto.
E l’avevamo ribadito subito dopo approfondendone ulteriormente le ragioni, ampliando il campo di indagine e di riflessione.
Avremmo perciò potuto – chi meglio di noi? –  a buon diritto gridare oggi il nostro  “noi l’avevamo detto“.
 
Ma buon Dio! c’è qualcosa di più banale? perciò, Lettore, noi sì, l’avevamo detto. Ma ora tu non dirlo a nessuno. 🙂
 
Sennò chi già rosica potrebbe farsi cattivo sangue… 😉
 
D’altra parte avere ragione è così noioso. 
Così scontato, per chi come noi guarda alle cose senza pregiudizi e senza interessi personali che non siano quelli della verità e del bene comune.
 
Sono decenni che abbiamo ragione su tutti i fronti e sono decenni che vediamo la Città e il Paese peggiorare. Ci piacerebbe francamente cominciare ad aver torto e vedere entrambi rinascere.
Facciamo intanto le nostre più vive felicitazioni a tutti coloro che hanno potuto dimostrare la loro innocenza, salvaguardando l’immagine del Liceo e della Città.
Ci auguriamo che un analogo messaggio rasserenato e rasserenante arrivi dalla presidenza e dal collegio docenti per sottolineare la buona notizia per l’intero Liceo e non solo – quali che siano o siano stati i rapporti personali, che sono altra cosa e vanno tenuti ben distinti..
Il peggio è passato. Ora guardiamo avanti
No. Decisamente non siamo qui per gridare che avevamo ragione.
Noi preferiamo festeggiare il ritorno del Tedone.


Scopri di più da RuvoLibera

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli via e-mail.