QUELLE MILLE FIRME DISPREZZATE. ORA DIMOSTRIAMOGLI QUANTO VALGONO

1200 firme violate. Un Referendum legittimo negato

26000 Ruvesi messi a tacere.

Dov’erano i sedicenti politici e quelli che ora si propongono come “salvatori“?

Uno solo ha difeso la Città e la sua Democrazia. Uno solo merita il tuo voto.

Ricordalo il 5 giugno.

Mandiamoli a casa e facciamo risorgere Ruvo. Scegliamo la Libertà.

Alcune delle 1200 firme di Cittadini ruvesi che chiedevano il referendum sulla Piazza.
Il documento è pubblico ma abbiamo comunque parzialmente oscurato i dati per la privacy.
Le firme (sei volte quanto richiesto dallo Statuto comunale) furono consegnate il 12 febbraio 2015 al sindaco e da questi, dopo molti ritardi e omissioni, ritenute legittime ma ugualmente bocciate con i pretesti più infantili e contraddittori, tra cui la famosa “urgenza” si chiudere i lavori il 29 dicembre 2015, che come è noto NON si sono ancora conclusi.
La stessa tragicomica amministrazione l’ha “inaugurata” ad cacchium il 20 marzo scorso, con TRE mesi di ritardo sull'”urgenza”. 
Incapaci e bugiardi, hanno avuto l’ardire di tappare la bocca a tutti i Cittadini Ruvesi.
Il 5 giugno è l’occasione per ribadire loro cosa ne pensiamo.
Il 5 Giugno è il NOSTRO Referendum. I Cittadini contro chi ha tradito la loro fiducia e li ha portati al disastro.
Il 5 giugno vota e fai votare Ruvo Libera per la Liberazione di Ruvo e per ripristinare pienamente la sua Democrazia.