Facciamoci conoscere…

Da Facebook un commento interessante sul concorso per direttore del Museo (che non c’è).
Forse interessante anche per qualche magistrato.
  • Giulia Rossi Altro motivo di perplessità risiede nel fatto che la tabella valutazione titoli, non presente nel bando originario, sia stata pubblicata in seguito all’interno del verbale del giorno test preselettivo: Consiglio Stato, sez. V, 19 ottobre 2009, n. 6397 
    È illegittimo il modus procedendi della commissione giudicatrice di un pubblico concorso che procede alla determinazione dei criteri di valutazione dei titoli posseduti dai concorrenti dopo aver aperto le buste contenenti le domande di partecipazione, recanti l’indicazione dei nominativi e dei titoli in loro possesso, risultando ininfluente la circostanza che i titoli siano stati valutati in un momento successivo, atteso che la semplice apertura delle buste dà luogo alla conoscenza potenziale del contenuto e, quindi, all’oggettiva ed astratta possibilità di influenzare la fissazione dei criteri.
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    • Ruvo Libera Ignoravamo questo aspetto.

      Ne condividiamo, se confermato, la valutazione di gravità.

Per comodità, riportiamo l’articolo di seguito:
Ruvo Libera su (RuvoLibera): Concorsi scalcagnati http://ift.tt/1y8oIeX
Disastroso esordio per l’ineffabile Concorso per Direttore di Museo. Noi l’avevamo previsto. E non è l’unico, a quanto ci risulta.Come ci piacerebbe, almeno una volta, aver torto… 
Concorso per direttore di museo: caos a Ruvo di Puglia Sgradita sorpresa per i candidati giunti a sostenere la prova preselettiva. Centinaia di candidati per un posto da direttore di museo. È caos. Oggi pomeriggio, nelle aule del Liceo Scientifico Statale “Orazio Tedone” di Ruvo di Puglia, si sarebbe dovuta svolgere una normale prova preselettiva per una posizione molto ambita – categoria D accesso D3, tempo indeterminato, un miraggio nel 2015 italiano – ma più di qualcosa è andato storto. Eterogenea la partecipazione al bando, per età, per esperienza lavorativa e per provenienza geografica. Infatti i candidati non erano solo pugliesi e molti avevano già macinato parecchi chilometri per essere presenti. Dopo mezz’ora di attesa – la convocazione era prevista per le ore 13:30 e la prova sarebbe dovuta iniziare alle 14:00 – le prime indiscrezioni: sembra che non tutti i partecipanti avessero ricevuto la raccomandata che avrebbe dovuto avvisarli riguardo la data e le modalità della preselezione. Verso le 14:30 sono arrivati finalmente, nell’aula magna della scuola dove tutti i candidati attendevano istruzioni, i membri della commissione che, dopo le scuse di circostanza, hanno comunicano agli astanti che tutti coloro che non erano stati avvisati – una trentina di persone – avrebbero potuto affrontare la prova il 2 febbraio mentre i presenti avrebbero potuto decidere se rimananere e compilare il test oppure unirsi agli altri nella seconda data, previa firma di una liberatoria. Prevedibili i malumori, le minacce di ricorso e le discussioni con la commissione fino, addirittura, all’arrivo dei carabinieri sul luogo che però si sono limitati a constatare la situazione. Per coloro i quali hanno deciso di rimanere la prova è iniziata dopo le ore 16:30 ma il futuro del concorso rimane incerto: se tutto dovesse andare avanti solo 50 persone su circa 400 presentatesi passerebbero alla prova scritta, alla selezione vera e propria. Ricorsi, annullamento, questi altri possibili scenari. In ogni caso restano molte perplessità.Innanzitutto non è chiaro perché le comunicazioni non siano pervenute ai candidati: un errore dell’amministrazione o disguidi postali? È davvero possibile che un concorso venga esposto a rischio di ricorsi e nessuno ne sia responsabile? L’unica cosa certa è che in tanti, oggi, hanno investito tempo, denaro e tante speranze. Forse a vuoto. 
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