Al di la’ del Fiume c’è…




Siamo in Emilia Romagna in provincia di Bologna, precisamente a Marzabotto in località Ca di Co’ e oggi presentiamo un’azienda agricola nata da poco ma con una filosofia ben precisa.

Quella di salvaguardare il territorio nella convinzione di lasciare alle future generazioni un’ambiente pulito e una terra viva e vegeta. Come? Con una coltivazione Biodinamica. 

Che non vuol dire applicare un metodo meccanico, un metodo fisso. Piuttosto un indirizzo, che poi si svilupperà con le condizioni e le problematiche che la natura porta con sé.

 

L’inizio di questo indirizzo è chiaramente quello di bandire qualsiasi prodotto chimico sia nella coltivazione della terra, sia in cantina in modo che il vino sia solo “accompagnato”.  


L’azienda agricola si chiama Al di là del Fiume.

I titolari sono Danila Morganti  e suo marito Gabriele ( Alla fine del post c’è un video che spiega molto bene qual è il progetto di quest’azienda ).  

Attualmente 3 ettari sono dedicati ai vigneti di Barbera, Albana e Sangiovese da cui si producono 3 tipi di vini. Su tutti i vigneti quindi,come per tutte le altre colture, si applica la Biodinamica, si seminano sovesci composti (semina di erbai da tagliare e interrare ) di leguminose, crucifere e graminacee tutti gli anni.

Tra i filari vengono seminate miscele di erbe diverse tra loro che andranno a colorare i campi da marzo a maggio ma sopratutto svilupperanno tantissima bio-massa sia sopra che sotto il terreno. 

E ancora, si usano preparati di cornoletame 1-2 volte l’anno apportando così un’informazione al terreno che fa aumentare il numero e le specie di funghi e insetti utili in profondità. ( Si fanno anche compost di lombrichi…) 


Questi ultimi sono i migliori attrezzi per lavorare il terreno che siano mai stati costruiti. Questo aiuta i vigneti  nel loro apparato di radici a scendere più in profondità, in modo che abbia la possibilità di andare a cercare elementi e sali minerali utili ad una crescita sana e di qualità.  



Non si pratica nessuna sfogliatura né cimatura e i trattamenti sono limitati al solo uso di zolfo e rame in quantità inferiore ai 2 kg per ettaro. 

Dosaggio questo che non lascia residui nel terreno e viene metabolizzato dai microorganismi del terreno. Inoltre grazie all’uso di preparati biodinamici le foglie delle viti sono in grado di assorbire quantità molto alte di CO2.

Grandissime quantità di CO2 sono poi anche fissate e trasformate in carbonio organico umificato dalle enormi quantità di massa verde dei sovesci. 

In cantina quindi arrivano uve sane e mature e non si usano lieviti selezionati, nessun additivo ne conservante durante la lavorazione. Solo una dose minima di anidride solforosa giusto all’imbottigliamento.

Presentiamo ora il vino di oggi, il Dagamò, prodotto con uve macerate in anfora.




Tipo di uve: Barbera. Età dei vigneti: 15 anni.  Vendemmia: manuale. 


Vinificazione: Pigiatura delle uve e macerazione della Barbera con le sue  bucce in anfore di terracotta toscana da 8 hl per 4 mesi in più dopo la fermentazione. 

Affinamento: 6 mesi in bottiglia.  Lieviti: Indigeni.

Solforosa totale presente: 20 mg/l.  Gradi alcolici: 12%.   Colore: Rosso scarico. 
Olfatto: Profumi delicati di ciliegia e pepe bianco. Gusto: Frutta rossa come il melograno ed erbe cotte. 

Abbinamenti gastronomici: A tutto pasto con prodotti di terra. Primi saporiti, grigliate di carne, salumi e formaggi, verdure grigliate.  Costo bottiglia cl75: Euro 7,50. 

Semplice ed elegante insieme questo bellissimo vino. Buon appetito e prosit.   P.s. : L’etichetta frontale della bottiglia è opera di Chiara Renda.                                                                                                                                                                                                                                                                                                            
                                                                                                                                                Luca La Fortezza

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