L’Anima del Vino

Dopo il Genocidio BioEnologico.  

Viaggio in un’Arte millenaria che da noi si è perduta. Per sempre?

Non sono un sommelier, né possiedo appezzamenti di terra in cui coltivare la vigna (in un’altra vita sarò un cuoco o un contadino). 

Sono solo un appassionato che nel corso tempo si è lasciato coinvolgere da tutto quello che ruota intorno al prodotto finale, il vino. 

Sul vino sono state scritte pagine meravigliose sia nella storia antica sia in quella contemporanea. Poesie bellissime. Io sono solo l’ultima ruota del carro che ne parla. 

E’ un lungo e meraviglioso viaggio quello di scoprire, giorno dopo giorno, le unicità e le diversità di questo prezioso nettare. Come disse qualcuno, il vino non è un’equazione matematica.

Scopriremo insieme come sia possibile bere bene e ad un prezzo accessibilissimo a tutti. 

Certo poi ci sono vini con dei costi un po’ alti ma che non sono solo per i super ricchi e in qualche occasione speciale si possono acquistare. 

Purtroppo, tranne rarissime eccezioni, sono stato costretto nel tempo ad acquistare vini da altre cantine, la maggior parte pugliesi, e non da quelle presenti sul mio territorio qui in Ruvo. 

L’estirpazione di migliaia di vigne coltivate ad alberello per far spazio al “tendone” (… ‘acci vostri) che porta grandi quantità di uva ma a scapito della qualità del vinomi ha portato a questa decisione.

Un giorno qualcuno dovrà dar conto di questo “GENOCIDIO”, che mette a rischio la stessa Anima del vino.

Riparleremo in altri post su cosa sia un’alberello e di come ALTRE cantine vicine a noi pochi km, abbiamo invece scelto come primo punto di partenza  la coltivazione ad alberello con rese di uva minime per ceppo ( la qualita’ del vino aumenta a dismisura ) o altre forme di coltivazione ma non quella del “tendone”, il modo di affinare un vino e l’eliminazione dei veleni usati per “curare” la pianta.

Molti usano il Sovescio che è base essenziale per creare un grande e ottimo vino. Il sovescio  è una pratica agronomica consistente nell’interramento di apposite colture allo scopo di mantenere o aumentare la fertilità del terreno. 

Quindi, rappresenta un mezzo per concimare i terreni, anche nei paesi caldo-aridi, indipendentemente dalla disponibilità di concime biologico. È una pratica molto utilizzata anche nell’agricoltura biologica. (Wikipedia ).  

Senza dire di quelli che usano come concime macerazioni di ortica ed equiseto, pianta che ha 350 milioni di anni. 

Addirittura qui in Puglia, ma anche in Trentino, c’è chi affina il vino nelle anfore.Tradizione millenaria nata nel Caucaso. Lì dove è nata la vigna.

Ci sono poi alcuni vignaioli visionari che curano la piante e affinano il vino nelle botti con… Mozart o i canti gregoriani. E non è un modo di dire. Lo fanno veramente! 

Parleremo anche di queste ultime metodologie. I risultati ottenuti,sia a livello di allontanamento dei  parassiti dal ceppo, sia a livello molecolare, nell’affinamento, sul vino stesso sono sorprendenti.

O quelli che usano il cavallo o il bue per arare la terra, vabbè echetelodicoafare….

Se ti piace il buon vino, ci vediamo qui su RuvoLibera. Ti aspetto.

Luca La Fortezza

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