Disallineati Sì, Disallineati No


Finito di rispondere alle sciocchezze di chi ha puntualmente commentato “paga e basta“, magari aggiungendoci un “come ho fatto io” che fa sempre figo – nonostante l’obiezione sia stata ampiamente prevista e preventivamente smontata nell’articolo (ma tant’è, noi leggiamo solo i titoli…);

finito di rispondere, il giorno dopo sono passato vicino al punto della multa e non ho resistito alla tentazione di fotografare le evidenti e molteplici situazioni di “disallineamento”, che peraltro tutti conoscono benissimo. È così tutti i giorni, su tutte le strade.

È durata solo pochi secondi, però. Vittoria troppo facile, ci si perde il gusto. Ma un paio di foto così per testimonianza, eccole qui.

Da notare che nel mio caso NON c’erano strisce di alcun genere e colore.


Il punto – lo ripeto per quei testoni che non arriveranno neanche a leggere qui – NON è se io debba o meno pagare la multa. Questo non interessa a nessuno, nemmeno a me, e non mi prenderei la fatica di scrivere un articolo (ora due…) per una cosa del genere.

Non è che se scrivi un articolo ti tolgono la multa. Sono cose ben distinte. Al contrario, se ci scrivi un articolo ti esponi (e lo sai) alla dabbenaggine tontolona dei “paga e basta“, che non diminuisce il danno, ma lo aumenta.

Il punto non è questo. Ma di regole e di convivenza civile.

Il punto è perché a volte sì, a volte no; perché alcuni (vigili) sì, altri no; e, infine, perché, nella stessa situazione, alcuni (multati) sì, e altri no.

Tutto qui.

Non bisogna essere geni del Diritto per capire che le sanzioni sono efficaci se valgono sempre e per tutti

Mentre se sono episodiche e discrezionali non sono che l’ennesimo segno di un governo che non c’è. Di una Comunità abbandonata a sé stessa, ora passabilmente civile, ora giungla selvaggia, a seconda di come gira. Dell’umore del momento.

Ma naturalmente, anche su questo, NESSUNA parola dai responsabili. Se la parola “responsabili” ha ancora un senso in questa Città.

mario albrizio