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Mario Albrizio · Top Commentator · 🙂 presso Tien Strategic ConsultingCaro Luciano,
confesso che questo tuo commento polemico, tra gli altri, anche contro di me, un po’ mi stupisce.
Non dico “mi amareggia” perché sono abituato a ben altro…
Ieri hai commentato in maniera ben più civile sul gruppo RuvoLibera, e ti ho consigliato di postare quel commento qui, perché non tutti sono su Facebook.
Mi hai risposto che non ne valeva la pena e che non era tua intenzione “alimentare polemiche vuote” ecc… ecc…
Oggi invece rientro finalmente alla tastiera e trovo questa cosa così insulsa e insulsamente aggressiva.
Cos’è, ti serviva il commento rozzo e demolitore di qualcuno per mascherare il tuo?
Voglio sperare di no. Che non siamo a questo punto.
O forse è aver festeggiato oggi i trent’anni della tua laurea in Medicina che ti rende così euforico?
Certo che questa laurea in Medicina deve essere proprio miracolosa.
Ad alcuni li rende “politici“, con la conseguenza dei disastri che sappiamo. Ma vedo che ad altri conferisce il dono di giudizi tranchant e inappellabili sulla Scuola e la sua gestione.
Ed anche la laurea in Legge, a giudicare dai raffinati giudizi che hai citato, deve avere un potere direttamente abilitante sulle quisquilie della Scuola.
Io, che la Scuola la conosco meglio, so che le cose sono ben più complicate. Ma lasciamo stare.
Nello specifico, io NON ti ho affatto detto che NON condivido questa o quella posizione di Tizio o Caio.
Ti ho scritto invece, letteralmente, questo:
“Il fatto che pubblichi qualcuno ovviamente non vuol dire che lo condivida. Tant’è vero che, com’è giusto che sia, pubblico anche chi lo contraddice.
Io non “sto” con nessuno. Cerco solo di capire confrontando le posizioni.
E do al lettore la possibilità di fare lo stesso. Né più, né meno.
Perciò Pellegrini, Ceglie, Guastamacchia e quant’altri hanno e avranno sempre libero accesso su RL, restando ovviamente ciascuno responsabile di quel che scrive.“
Questo ti ho scritto. Che è tutt’altro.Il libero confronto e la libera espressione erano, sono e resteranno la linea editoriale mia e di RL o di qualunque altra cosa con cui io possa avere a che fare.
Aver pubblicato un articolo di Pellegrini sulla Montaruli (“La guerra dei Presidi”) mi ha già fruttato una querela da parte della Montaruli.
Io la considero una medaglia al valore.
Non perché “sto” con Pellegrini o chiunque altro. Ma perché sto con la Costituzione, con la Convenzione europea, con lo statuto dell’Onu e con tutte le volte che l’Uomo ha riconosciuto ai suoi simili il diritto alla Libera Informazione e a far sentire la propria voce come diritto universale.L’art. 21 della Costituzione, per esempio, stabilisce che:“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”Capisci?
Io non faccio censure. RL non fa censure al pensiero espressivo e argomentativo di nessuno.
E tra essere con la Costituzione o contro, non ho né ho mai avuto dubbi. Neanche uno. Neanche un attimo.
Mi perdonerai la franchezza di questa replica. Ma, come ti ho detto in altra parte della stessa chiacchierata virtuale, è il minimo che debba aspettarsi chi metta anche lontanamente in dubbio i fondamenti etici e morali, oltre che non secondariamente costituzionali, di questa testata e di chi vi scrive.
Noi, abbiamo la Laurea in Libertà.Ricambio la stessa cordialitàmario albrizioCommenti del 4 luglio su RuvoLibera Gruppo -
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