Taggami Ancora

stop tag

Il classico di fine estate: la tempesta nel bicchiere

Improvvisamente una bufera di cui non si sentiva la necessità, tra accuse incrociate e comunicati.

Il fatto: un cittadino pubblica un post senz’altro censurabile su Facebook, in cui paragona l’attuale maggioranza a un cancro, “tagga” un candidato consigliere nelle liste contrarie e indica il candidato sindaco concorrente come “la chemio che distruggerà la sinistra”.

Pronta risposta della coalizione di maggioranza con un comunicato che accusa implicitamente il candidato consigliere sulla cui bacheca è finito il post – grazie al meccanismo del tag, che effettivamente se non ben controllato può essere infernale.

Perché chiunque può pubblicare sul tuo profilo qualunque cosa. Inneggiare alla mafia, o ai talebani ecc…

Il consigliere ha colpa o no? E il suo candidato sindaco che avrebbe messo un like, sempre stando al comunicato? “Non l’ha censurato e anzi hanno messo i like“, dicono quelli attaccati. “Non ho colpa – ribatte il consigliere – è Facebook che lo consente“.

Come stanno le cose? Semplice.

Si chiude il proprio profilo ai tag esterni. TUTTI lo dovrebbero fare. Sempre. Perché è stupido e pericoloso dare a chiunque (dicesi: chiunque) l’opportunità di scrivere qualunque cosa sulla tua bacheca. È come concedere a chiunque il libero ingresso in casa propria. Nessuno lo farebbe mai.

A maggior ragione dovrebbero farlo i candidati consiglieri, di qualunque schieramento, perché chiunque potrebbe scrivere sul loro profilo cose che ne affossino ogni sforzo – con la stessa facilità.

Perciò: innocenti o colpevoli? Secondo noi, senza dubbio colpevoli di non aver saputo difendere i propri interessi, blindando la propria bacheca.

Guida passo passo in fondo all’articolo

Il che, se si dovesse riscontrare ancora da parte di tutti i candidati consiglieri, porrebbe qualche legittimo dubbio sulla loro capacità di difendere, impresa ben più difficile, gli interessi della Città.

Va da sé che il tagging selvaggio e non concordato va rimosso dalla campagna elettorale, perché se no tra veri ingenui e finti tonti rischiamo di non uscirne più.

Quel che i Cittadini vogliono

Noi invece, con tutti i cittadini, ameremmo un dibattito pulito, un confronto senza colpi bassi da entrambe le parti, e soprattutto ci piacerebbe vedere una bella processione di proposte, da una parte e dall’altra – una più accattivante dell’altra.

È questo che manca, signori. Questo vogliamo vedere. VISIONI della Città che volete proporre.

La maggioranza ha fatto indubbiamente degli errori, alcuni molto seri: sarebbe bello sentire che ne ha preso coscienza e vi porrà rimedio se rieletta. Tranquillizzerebbe tutti. Perché solo chi fa, sbaglia. Ma poi è importante che lo capisca e si redima rimediando. Su questo onestamente non sentiamo ancora verbo.

La controparte, che secondo i nostri standard è un po’ esagerato chiamare “opposizione” per il lungo sonno che ha caratterizzato la sua azione, avrebbe l’occasione d’oro per sfruttare quegli errori e proporre un’alternativa credibile alla Città.

Per ora però vediamo solo spizzichi e mozzichi di proposte slegate e improvvisate, non unite in un progetto, in una visione organica. Ed è per questo forse che sono costretti alla sciocchezza delle “crociate”, e oltre.

Signori, suvvia, che la gente non ha l’anello al naso.

Questa è un’amministrazione perfettamente legittima, che come abbiamo detto ha fatto errori ma è dovuta partire da una posizione molto svantaggiata per il disastro lasciato dalle amministrazioni precedenti, specie l’ultima. Un po’ di storia non guasta mai, ed evita errori grossolani che poi si pagherebbero cari in cabina elettorale.

Tutto si può dire di questa amministrazione e soprattutto di questo sindaco, tranne che non abbiano lavorato ventre a terra per portare avanti la loro legittima (condivisibile o meno) idea di Città, nelle condizioni date. Era la direzione sbagliata? Ok. Allora mostrateci quella giusta, o almeno quella che fareste voi, anziché continuare a frignare di forestieri e altre simili sciocchezze.

Se non si riconosce questo, e non si propongono alternative chiare e credibili, non solo si è scorretti ma ci si condanna all’ennesima sconfitta. Perché ai cittadini piace il fair play e il confronto onesto. Non le chiacchiere e i piagnistei.

Sono i cittadini ad avere il potere, e il dovere, di scegliere. Decidono loro chi mandare a casa o confermare. Non voi.

Voi, maggioranze e opposizioni (si parva licet) non lanciate proclami né tantomeno condanne. Fate proposte. Fate vedere e capire quello che volete fare e lasciate giudicare a tutti noi nell’unico momento, ahinoi, in cui il nostro voto vale tutto.

Questo vogliamo sentire, tutti i cittadini liberi, non aggregati ad alcun carrozzone e che quindi possono determinare il proprio voto in un senso o nell’altro. Altrimenti il risultato sarà la ormai solita esplosione di astensionismo. Se va bene…

E per aiutarvi a non commettere più questi errori madornali, noi di RL vi regaliamo la guida passo passo ufficiale per blindare i vostri account: così nessuno scriverà sul vostro profilo cose che potrebbero essere attribuite a voi. E magari affossarvi.

Sono le istruzioni minime per vincere. Bipartizan. Se non le seguite, o siete proprio allocchi, e allora non è proprio il caso… Oppure siete finti tonti, il vostro in realtà è un “Taggami ancora“, e allora è ancora meno il caso che chiediate voti.

Perché si sa, una volta si può essere anche ingenui e un po’ polli, dopo però, se si persevera, i polli si fanno ridere.

E invece ci vuole serietà, credibilità, prospettiva, per vincere un’elezione.

Come si dice, fate il vostro gioco. Ma che sia un bel gioco. E vinca il migliore. Che è chi fa le proposte migliori, non chi insulta di più.

Diteci dove volete portare la Città e noi decideremo col voto. Altro non c’è. Almeno non per chi vuol vincere.

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