Quel Passato che Non Smette di Parlare


Da RuvoStoria

Ogni qualvolta si scava nel sottosuolo della città, in periferia, presso le torri e i casali sparsi nel territorio, vengono alla luce sepolture antiche di epoche varie e di struttura diversa. Sono tombe terragne, ciste, sarcofaghi, tombe murarie, tombe a camera e a semicamera, a tegoloni, urne cinerarie e pithos.

Tomba peuceta.
Contengono i resti mortali del defunto, corredi funerari, vari nel numero e nella qualità. Ruvo ha partorito negli ultimi due secoli una colluvie di ceramiche, trovate nelle tombe. La maggior parte delle ceramiche sono state portate all’estero.

La collezione più cospicua, divenuta oggi Museo Archeologico Nazionale, è stata raccolta dalla Famiglia Jatta; conserva circa duemila ceramiche. Ruvo può definirsi una vera necropoli.

LA NECROPOLI, in Ruvo di Puglia Story, a cura di Nicola Stragapede.
Crediti fotografici Nicola Stragapede

Fonte web url: http://web.tiscali.it/netcitylab/ruvo2.htm