All’Ombra del Passato


Temi e toni di un’era geologica fa. Prima del diluvio… 😜

E la Villa? Sarebbe stato meglio valorizzare il suo aspetto lussurreggiante e accogliente lasciando la terra il più possibile a vista, come già era – o è stato meglio cementarla e seppellirla? 

Chissà.

Noi intanto rimettiamo a posto l’archivio e condivideremo con voi, sperando di fare cosa gradita, le perle che recuperiamo nei vari server su cui si è svolta la grande storia di RuvoLibera.

Li riconoscerete dall’etichetta rossa RL Classics.  Buona lettura. 😊


Originariamente pubblicato il 
2012-11-08 20:41:25
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Proseguono i lavori in Piazza Dante.

Archiviato l’intoppo del ritrovamenteo archeologico (era solo un vecchio muretto di contenimento: niente di archeologicamente interessante, rassicura l’Assessore alla Cultura, Pasquale De Palo, sulla base dei rilievi della Sovrintendenza) tutto è ripreso come previsto. 

Ogni giorno si può vedere un piccolo pezzo dell’antica e gloriosa “villa” venir meno.

Il progresso esige le sue vittime.

E tutte le esistenze che hanno calcato i sempre più sbilenchi marciapiedi, tutte le migliaia di chilometri di struscio, tanti amori nati dagli sguardi e dagli appuntamenti detti e non detti, cresciuti sulle panchine e magari finiti con una litigata più o meno storica e un pianto; tutto è divelto dal suolo in cui è fiorito e si è consumato. 

Così come le giostrine e i giochi dei bimbi, le mille e mille scie della loro insostituibile vitalità. Tutto sepolto nella sola memoria di chi l’ha vissuto, destinato, come direbbe Proust, a cadere con loro nell’oblio.

E’ un intero “mondo” che va via. E che non tornerà. 

I nuovi amori sbocceranno altrove, o negli stessi luoghi trasformati. Non sarà né meglio né peggio: sarà semplicemente un’altra cosa. E così i giochi dei bambini: ce ne saranno altri, speriamo migliori e più numerosi. Ma in un’altra dimensione spazio-temporale.

Ma in questo segno dei tempi, in questa scientifica devastazione programmata, c’era almeno una promessa, fatta solennemente dall’Assessore all’Urbanistica, Caterina Montaruli, nell ‘intervista in piazza: salvare i grandi alberi, alcuni dei quali ancora magnifici.

Non saranno abbattuti – promise – ma spostati in altre zone della città.
Una specie di donazione d’organi vegetale.

Ma, ecco, accade questo: che quando ne parlo con qualche amico vengo puntualmente preso per ingenuo.

E come li spostano? Con gli elicotteri? E le radici? E ripiantarli, mica è uno scherzo E così via in considerazioni una più deprimente dell’altra. Ma non illogiche. Non (del tutto?) infondate.

Al punto che hanno cominciato a far breccia anche sulla scorza di un inguaribile ottimista.
Saranno salvi gli alberi, Assessore Montaruli? Può confermarlo? Ci rassicuri su queste pagine, magari aggiungendo qualche dettaglio tecnico per smentire gli scettici.

Sarà già triste, tra un anno, passeggiare in una Villa piena di virgulti, in cui l’ombra è solo un ricordo del passatoUna villa magari bellissima (speriamo) ma estranea.

Lasciateci almeno la possibilità di ammirare da qualche parte gli alberi maestosi che furono testimoni di tanta vita. E che, a chi sa ascoltare, continueranno a raccontarla.





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