Povero Pd, in quali mani…

Grave e inqualificabile tentativo di intimidazione ai danni di RuvoLibera e del suo Direttore da parte di manine anonime che si nascondono comodamente e impropriamente dietro la sigla del Partito Democratico di Ruvo, trascinato così per intero, incolpevolmente, in questa infamia.

Sui contenuti di questo ennesimo delirio, così simile a tanti altri e che, nonostante l’anonimato, per noi è come fosse firmato, tanto chiara ne è la provenienza (e non è certo il Pd in quanto tale) –

su questi contenuti di chiaro stampo, daremo la nostra risposta seria domattina. 

È già pronta, ma chissà che in serata qualcuno non trovi modo di prendere le distanze da questa infamia a carico di tutto il Pd per colpa di pochi, sconfessando, chiedendo scusa e allontanando i responsabili. Nel qual caso, soprassiederemo come suggerisce il poeta.

Altrimenti seguiremo le vie del caso.

Sappiamo bene che il Partito NON è questo infame “comunicato”, né tantomeno lo sono iscritti e simpatizzanti, che in grandissima parte non hanno fatto mai mancare il loro sostegno alle tante battaglie di democrazia e di verità di RuvoLibera, l’unica che abbia potuto, saputo e voluto farle.


Nel frattempo fatevi quattro risate con noi leggendo questa delizia, degna di restare negli annali della comicità e del delirio infamante, bugiardo e visionario. 

Specie ai danni del Pd.

E non mancate di farvi sentire nei commenti! 🙂


Il comunicato pubblicato da Ruvesi.it, da cui anche la foto qui sopra.


La misura è colma, noi del Partito Democratico di Ruvo rompiamo il silenzio voluto e condiviso nei confronti della denigrazione volgare di un blog che si chiama “Libera”, libera di farneticare e delirare.Affermiamo così la nostra pesante disapprovazione dell’uso scandalistico e denigratorio che se ne fa, senza peraltro apportare alcun contributo a qualsiasi discussione.


“sconfitto”, “partito ciambotto”,” braccio di ferro”,”partito trasversale”, “punto a favore”, “ingiusti privilegi”, “datti una mossa”, oltre un rigo su circa otto in tutto di un intervento che segue cronologicamente tutta una serie di articoli pubblicati sul proprio blog ed aventi come bersaglio la Pubblica Amministrazione e il PD che ha espresso la maggioranza e il sindaco nella precedente amministrazione e che rappresenta la maggioranza e il sindaco in quella attuale


Si tratta di materiale di un certo interesse sotto il profilo giuridico della calunnia verso la collettività e le sue istituzioni, meritevole di alcune brevi ma necessarie considerazioni.


Tutti i cittadini sono liberi di esprimere il proprio pensiero e se ciò divenisse un impegno, la partecipazione popolare diventerebbe imprescindibile nei rapporti tra la pubblica amministrazione e la collettività;


ma che cosa questi termini abbiano a che fare con la nomina di una commissione “esterna” per l’analisi delle osservazioni al Piano Urbanistico Generale del Comune di Ruvo di Puglia adottato lo scorso anno, salvo il delirio farnetichevole, non è dato comprendere; i supporti “esterni” all’attività di un Ufficio Tecnico comunale, sono prassi nella Pubblica Amministrazione, ne è testimonianza l‘intero iter di formazione del PUG della nostra Città.


Vi è difficoltà a riconoscere le competenze tecnico-scientifiche, le credenziali e i titoli che l’instancabile autore di diversi interventi fantastici sul PUG mette in campo per dare valutazioni appropriate su uno strumento così complesso.


Scartando per ipotesi la semplice “incapacità di intendere e volere” che scagionerebbe l’autore da ogni responsabilità nello scrivere di fantasia, in assenza di riferimenti documentali resta in piedi la precisa volontà di CALUNNIARE la Pubblica Amministrazione, poiché se gli altri termini utilizzati nei precedenti ed in questo ultimo articolo, sono tipici del delirio, quello di “ingiusti privilegi” favoriti con il Piano, rappresenta una affermazione gravissima penalmente significativa.


Sul Pug si sono già espressi circa 70 enti sovraordinati in un procedimento di conferenza di copianificazione con la Regione ed è stato adottato all’unanimità dal Consiglio Comunale e non si è trattato certo di preparazione e discussione di un “ciambotto”. Certe “pietanze” che evidentemente l’autore preferisce, si fanno nel retro bottega, a porte chiuse.


L’amministazione con l’appoggio di tutto il partito ha avuto la forza e la lungimiranza di aprire porte e finestre alla partecipazione vera, seria sullo strumento più importante per lo sviluppo della città; di attivare l’Ufficio PUG ad un laboratorio urbano in modo innovativo, aperto alla città.


Per quattro anni ogni mercoledì, cittadini comuni, tecnici di ogni età e professionalità, rappresentanti di associazioni e di partiti, semplici cittadini, si sono incontrati pubblicamente in uno scambio di vedute, esperienze e saperi; con un dialogo fatto di ascolto e riflessione qualificata, sono state recepite problematiche complesse e da tempo irrisolte, sono state indicate soluzioni per dare ordine al territorio e ad interpretare le linee di proiezione di una città che vuole valorizzare le sue radici, la sua bellezza, il suo paesaggio, ma che vuole guardare al futuro.


Rivendichiamo tutto il percorso, come una buona pratica di lavoro collettivo, organizzato e condiviso che ha guadagnato molti riconoscimenti e continueremo a svolgere con identico slancio.


La trasparenza che si alimenta della partecipazione è garanzia di legalità e chi ci ha creduto studiando i problemi della città, confrontandosi, evidenziando problematiche e suggerimenti ed al tempo stesso controllando lo stesso percorso partecipato, ha avuto tutta l’opportunità di essere parte attiva.


Infangare, senza argomenti di merito specifico, il risultato di una così larga prova di democrazia e contributi scientifici nei processi di scelte per la collettività, mina le basi di un pensiero libero e di una Pubblica Amministrazione trasparente.


Certamente tutto è migliorabile e perfettibile, i punti di vista possono cambiare, possono intravedersi anche altre impostazioni, altre visioni, altre soluzioni; è sempre legittima la riflessione sulle cose proposte ma il rigore e la serietà di un contributo come quello che ci si aspetta, non passa attraverso l’accanita denigrazione, la volgarità, la superficialità, la mancanza totale di competenza e di serenità mentale tipica, nella circostanza, di chi persegue finalità opache alla collettività.


A conclusione, ribadiamo con fermezza che La gravità dell’invettiva falsa e calunniosa è istituzionalmente rilevante in quanto concerne l’intera cittadinanza rappresentata da un consiglio comunale che all’unanimità ha adottato il PUG e ricordiamo al responsabile del blog, se mai sia capace di ascoltare, che oggi come ieri questa amministrazione continua ad esprimere la sua maggioranza attraverso il sindaco del PD e i suoi consiglieri.

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