ACROBATI SENZA RETE






Un video sconcertante mostra le condizioni di lavoro di 3 giorni fa, poche ore prima del grave incidente che ha messo a rischio la vita di un operaio 21enne, figlio del titolare dell’impresa – tutt’ora ricoverato ad Andria.

Ma che ne è della normativa? Della sicurezza sul lavoro?

E chi doveva controllare, ha fatto il suo lavoro?

Certo, sappiamo tutti che non è l’unico caso. E che le nostre strade e i nostri tetti sono pieni di acrobati, per così dire.

Ragazzi di ogni età che spesso senza protezione alcuna scalano solai, sistemano cornicioni, aggiustano antenne. 

Noi stessi abbiamo segnalato pesanti irregolarità sulla sicurezza dei lavoratori nella recente vandalizzazione della piazza, e solo dopo la nostra denuncia abbiamo visto la giusta dotazione di elmi, scarpe e giubbotti.

Stavolta però è ancora e ben peggio.

Perché in pieno centro storico, di fronte a una farmacia, a una copisteria, parrucchiere, tabaccaio, pasticceria e altre attività a due passi dal Comune – ovvero in zona a grandissimo traffico umano e veicolare, non solo viviamo il dramma di una giovane vita che ha rischiato di spezzarsi come quella gru che l’ha tradito; ma abbiamo sfiorato la strage, considerando il flusso di studenti in uscita dalle scuole che intorno alle 14, ora dell’incidente, si era appena esaurito.

Ora ci aspettiamo indagini serie ed approfondite, a tutti i livelli, per individuare e colpire tutte le responsabilità.

Episodi del genere sono inaccettabili. Fermarli con punizioni esemplari è un dovere, prima che diventino tragedia.

Siamo vicini alla famiglia del giovane colpito, ovviamente a lui, al padre che ha in un colpo solo ha perso il lavoro e rischiato di perdere il figlio.

Tutta la comprensione umana. Ma una domanda pure, come società, ce la dobbiamo fare. Ne vale la pena?

Non è mille volte meglio mettere la sicurezza davanti a tutto?


(Il video è stato girato e segnalato da un cittadino. Il suo audio non riflette necessariamente 
il pensiero o le posizioni di RuvoLibera).