Prima di mettere mani sulla Costituzione, sarebbe opportuno eliminare tutto il cerimoniale oramai inutile dell’insediamento di un nuovo governo.
A cosa servono decine di consultazioni da parte del Presidente della Repubblica, quando dopo una tornata elettorale o referendaria il primo a non essere ascoltato è il parere degli elettori?
A cosa servono i giuramenti del presidente del consiglio e dei suoi ministri, di rispettare e difendere la Costituzione, e il supremo interesse della nazione, quando nei piani già è pronto il disegno di stravolgere e svendere ogni residua sovranità nazionale? Forse sarebbe più coerente giurare sul Pinocchio di Collodi o sull’ultimo numero di Paperino!
A cosa serve il rito del passaggio della campanella, tra il presidente del consiglio uscente e il subentrante, quando questi non sanno manco il significato della campanella – potrebbero passarsi una poltrona, una bandiera, un gagliardetto, un moderno o sportivo gimme five per essere più rock, invece no, continuiamo con sta campanella, ma umiliamo il dibattito parlamentare, imponendo a suon di voti di fiducia decisioni prese in gabinetto, nell’accezione che ciascuno vuole intendere, tanto le differenze oramai sono sfumature.
Senza questi fastidiosi orpelli, anche la fata turchina che diventa più bugiarda di Pinocchio, sarebbe sdoganata e sicuramente più coerente!
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