LA SCUOLA CHE NON C’È PIÙ



Una tristezza infinita.

Chiude il Tannoia con effetto immediato per motivi di sicurezza. Pericolosi i solai.

La sede che fu del glorioso Liceo Scientifico e che da diversi anni ospita il Commerciale cade così vittima della “normale” incuria in cui a tutti i livelli viene lasciata la Scuola, il pilastro fondamentale di ogni Paese civile.

Si troverà un buco da qualche parte per arrangiare un po’. Magari la ex Pretura? Poi chissà.

Le priorità sono altre – dai Pug medievali, oscuri e suicidi (vedi il lucido commento sotto, di Egidio Giardiniere) ai diktat nazionali e “europei”, l’unico obiettivo è fare soldi. In ogni modo e senza scrupolo alcuno.

Capire che non si è fatti per vivere come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza – evidentemente non interessa più a nessuno.

Eppure i Paesi più competitivi sono quelli che investono di più sulla Scuola.

Cos’abbiamo noi, invece, la nostra classe politica “decisoria”, che ci fa andare costantemente contro il nostro interesse nazionale?

Ai posteri la non ardua sentenza – e i cocci da risistemare.