INDAGINE AL DI SOTTO DI OGNI SOSPETTO

Rotti l’antico sonno o gli antichi equilibri, l’opposizione finalmente si sveglia

Per dire cosa?




Come tutti avete capito, sto cercando di smettere. Di non intervenire su ogni cosa patria come in passato.

Ci sono tante altre cose non meno importanti che richiedono la mia attenzione, e non ha molto senso “stare sul pezzo” una volta che abbiamo liberato la Città dalla vecchia cricca e l’abbiamo dotata di un nuovo governo, con un Sindaco autorevole e indipendente dalle vecchie fratrìe e confraternite (visto? non ho detto “cosche”…) inconfessabili, ancora presenti ma costrette sulla difensiva.

Abbiamo sbarrato il passo 5 anni fa al ritorno di Attila, lasciando le nostre attività lontanissime dalla politica, riunendo e motivando truppe divise, demoralizzate e già rassegnate alla sconfitta, a cominciare proprio da chi poi ha vinto – ribaltando le previsioni grazie al nostro impegno e alla voglia di riscatto dei Cittadini.

Quest’anno abbiamo completato l’opera mandando a casa chi si era dimostrato altamente indegno della rivoluzione civile del 2011, e nei fatti disastroso non meno di Attila, di cui non a caso è stato discepolo.

Sto cercando di rilassarmi, insomma, di godermi la grande vittoria civile di cui il sindaco Chieco è degno beneficiario e di cui, senza alcun dubbio, RuvoLibera è stata la prima artefice – nata non a caso nel 2011 e proprio oggi, a vittoria completata, al suo punto di svolta, di cui parleremo prossimamente.

Sto cercando di smettere, dicevo – per dedicarmi ad altre priorità; e tutto sommato mi riesce bene.

Ma questa, davvero, è imperdibile e la devo proprio dire.


La bomba rifiuti

Leggo infatti dalla Gazzetta dell’esplosione a Ruvo di un “caso” rifiuti, dove l’opposizione avrebbe scoperto, nientemeno che dopo aver “indagato”, che l’appalto all’Asipu presenterebbe irregolarità/illegittimità.

Ma va’?

Noi l’avremo scritto un milione di volte e qualunque cittadino si interessi di politica e amministrazione cinque minuti all’anno ne era informato.

Tutti, a quanto pare, tranne i baldi eroi della nuova-vecchia opposizione.

La notizia però non è questa. Non sarebbe una novità.

La notizia è che l’opposizione si è “svegliata”, e nientemeno è andata a “fare indagini” su un argomento che ha ritenuto (finalmente) di suo interesse.

Tutto legittimo, per carità. Anzi, lodevole. Speriamo non perdano l’abitudine e si interessino finalmente anche di tutto il resto. Pregresso compreso.


La sveglia a orologeria

Ma perché non si erano svegliati prima? Erano pressapoco gli stessi, tranne la new entry non coinvolta Rutigliani e un cambio padre-figlio: una normale trasmissione feudale del seggio; stesso capogruppo ecc…

Perché allora prima il sonno totale e ora questo brusco risveglio?

Mmm…

Proviamo a mettere in fila i fatti a tutti noti. Hai visto mai che non ci insegnino qualcosa, come di solito fanno.

1. Per cinque anni la maggioranza più sfalzina della storia combina guai su guai; apre voragini su cui qualunque opposizione vagamente degna di questo nome si butterebbe a tuffo per farli saltare e salvare il salvabile della Città. E invece non succede niente.

2. I barbari in azione a violentare leggi e piazze, a tappare bocche ai Cittadini – e loro, che avrebbero dovuto controllarli, a fischiettare beatamente da un’altra parte come se “non fosse a loro“.

3. Insomma, maggioranza e opposizione per 5 soporiferi e dannosissimi anni uniti dal culto del sonno e dell’inoperosità. 

Inoperosità apparente, a quanto pare: perché dietro le quinte è sempre febbrile maneggio; e perché poi accade che, anche per la costante opposizione civile vera (l’unica che questa Città abbia mai visto) di RuvoLibera…

4. Il Pd fa harakiri e finalmente a Palazzo Avitaia sale un Sindaco degno di questo nome.

Per carità, senza dubbio un Sindaco Libero sarebbe stata un’altra cosa, non dovendo avere a che fare con la zavorra del terrificante Pd locale, soprattutto di chi lo ha gestito e sfruttato e spremuto e spolpato nell’ultimo quinquennio.


Ma la Città non ha voluto il jackpot, non ha votato per il cambiamento vero e radicale, preferendo una soluzione intermedia, più rassicurante proprio perché legata al passato tanto quanto innovativa – e pur con tutte le riserve sul voto e su come venga effettivamente espresso (un Sindaco Libero presuppone ovviamente un Voto Libero), il corpo elettorale si è espresso e quel voto va rispettato.

E quell’esito, come tutti sanno, a noi sta comunque benissimo.

Se poi dovessi parlare a titolo personale, non posso che ringraziare il dio che ha messo il peso amministrativo, ancor più pesante in questa situazione drammatica, non solo su altre spalle anziché sulle mie, ma comunque su spalle degne. Non sempre gli dei sono così clementi.

Ma torniamo a noi.

5. Salito a Palazzo Avitaia un Sindaco fuori da tutte le camarille, senza mani in pasta, senza legami di scuderia né affettivi o amicali (o chissà che altro…) col passato come succedeva a tanti che lo hanno preceduto; un uomo di legge e di diritto che mira e mirerà a far funzionare le cose come dovrebbero, come avrebbero sempre dovuto e come, se fossero state così fatte funzionare negli ultimi 25 anni, avrebbero impedito che la Città di sprofondare nel disastro più totale – salito a Palazzo uno così, improvvisamente scoppia la grana dei rifiuti.

La grana che tutti conoscono benissimo.

Perché? Perché ora?



Lo schiaffo generazionale

Può darsi che la risposta sia quella più semplice. Il figlio che ha ereditato il seggio in consiglio comunale e che, secondo la Gazzetta, ha svolto le “indagini”, è/sarebbe semplicemente più sveglio del padre. Quello dormiva; questo giustamente scalpita.

Ci sta. Potrebbe anche essere e sarebbe anche un classico. Cosa c’è di meglio per noi umani che essere superati dai propri figli?

Ma tutti sappiamo che con ogni probabilità non è così. La politica, specie a queste latitudini coloniche e sottomesse, non ama i salti. Neanche quelli generazionali. Preferisce la continuità – coerenti fino al precipizio.

E allora, nella mera ipotesi che padre e figlio (e capogruppo?) abbiano concordato/condiviso l’azione, la domanda resta immutata.

Perché ora?

Quale equilibrio ha rotto Chieco con la sua elezione?

E di conseguenza, quale “equilibrio” (visto, che eleganza verbale?…;), quale sintonia, quale patto inconfessabile vigeva prima tra maggioranza e sedicente opposizione, tale che entrambe “dormivano” mentre la Città veniva devastata e i Cittadini messi a tacere?

Ecco: su questo si dovrebbe “indagare”, se si vuole recuperare almeno un po’ di credibilità.

Sull’altra “indagine”, fatto salvo che ogni attività di controllo è sale della democrazia e al di sopra di ogni critica; dati però i tempi, i presupposti e la concatenazione degli eventi, quell’indagine sui rifiuti non può che risultare al di sotto di ogni sospetto..  

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