Che cosa fai quando una linea non è a norma, non rispetta la legislazione italiana né quella europea, e quindi non puoi gestirla e farci spreco di soldi pubblici e clientelismo?
Semplice. La affidi a “privati”. Privati all’italiana, si capisce. Utili privati, perdite pubbliche. Fino a che…
DAL FATTO QUOTIDIANO
La doppia normativa sulla sicurezza delle ferrovie
Con Rfi la Corato-Andria non sarebbe percorribile
Due diverse agenzie dispongono le norme per la rete utilizzata da Trenitalia e per quelle in concessione
L’Italia viaggia a due velocità sotto il profilo degli standard di sicurezza.
Una, al passo con la normativa europea, è quella dei treni che si muovono sulla rete Rfi (su cui viaggiano i convogli Trenitalia e non solo) che risponde ai protocolli Ansf.
L’altra (Ustif) è quella dei vagoni che girano su una rete di circa 3000 chilometri gestita da ferrovie, pubbliche e private, che lavorano in concessione.
Ad esempio, sulla rete Rfi non esistono “blocchi telefonici” neppure nei tratti di cantiere e non si può viaggiare senza sistema elettronico di controllo della marcia treno. Il tratto tra Corato e Andria non sarebbe quindi stato percorribile, o solo con stringenti precauzioni
di Andrea Tundo
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