I CORSI (E RICORSI) STORICI DALLE TENEBRE ALLA LUCE

“MIRACOLI” DI FINE AMMINISTRAZIONE…

È con autarchico orgoglio che annunciamo ai Ruvesi e, perché no, anche all’Italia tutta, la nuova opera pubblica che illuminerà il nostro cammino, nello splendore di decine di nuove lampadine che il nostro benemerito sindaco, a mezzo del solerte, infaticabile, onnisciente ed eclettico ufficio tecnico, porterà come novello Prometeo, nell’oscurità di questi tempi.

Con notevole abnegazione e indomabile volontà del nostro uomo forte, è stato varato il progetto di pubblica illuminazione a servizio di Corso Antonio Jatta e di Corso C. B. Conte di Cavour.

Questi Corsi ora persi nelle tenebre, avranno nuovo lustro da questa importantissima iniziativa che solo una guida radiosa e immaginifica poteva ipotizzare…. Il Piano Particolareggiato del Centro Storico ha avuto quindi il suo battesimo.

Anzi, no!

Mi dicono che è ancora in una scrivania, stanno cercando di tirarlo fuori, ma lui mostra resistenza: non vorrà mischiarsi in questi fatti di cui è estraneo… Barricatosi nel cassetto ha fatto delle richieste specifiche… Sono attimi di tensione…. Vuole a tutti i costi il rispetto dell’art.20 delle sue norme tecniche! …

Addirittura pretende che prevedendo ”la sostituzione dell’attuale sistema di pubblica illuminazione” si debba definire ”un progetto esecutivo unitario” persino ”esteso all’intero Centro Storico, che individui, tra l’altro, corpi illuminanti che abbiano forme coerenti con il contesto ambientale”.

D’altra parte, l’eroico PUG, reduce indimenticato dell’acrobatica approvazione, sentendo il grido di lamento e di aiuto per la violenza in atto, ha tirato fuori delle argomentazioni per ricordare a questi indomiti propugnatori del progresso raffazzonato, che alcune regole le hanno scritte con le loro stesse mani: come quel ”maledetto” articolo delle NTA che raccomanda in zona CU1.2 il PUE di recupero individuato con un’unica perimetrazione soprattutto per i due contesti principali.

Essendo già passata la primavera, che fretta c’era? Sì, lo sappiamo, i conti vanno chiusi prima di ricominciare daccapo (!).

Speriamo che questa fretta sospetta sia l’ultimo strascico di operazioni con lo stesso comandante e con gli stessi colonnelli fedeli, i quali, per inciso, potrebbero finalmente riposarsi dopo le estenuanti giornate passate tra gare, ritardi, votazioni e assegnazioni. Qualche malpensante potrebbe avanzare il sospetto che siano parte dello stesso argomento, ma di questo non siamo sicuri. D’altronde basterebbe approfondire un po’ di più, ottenendo spiegazioni ufficiali a tanta frenesia.

Prima che si sia costretti a mettere meglio a fuoco rischiarati da fiamme con tonalità tendente al giallo tra i fascicoli della città.

Ah, già! Un saluto agli artefici.

Eia eia.



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