PAPARELLA SI AUTOAFFONDA

#SalviamoRuvo



Così finisce una “fregata”. O meglio la solita fregatura… 😉


Esordio disastroso del candidato paparelliano, a sua volta di cognome Paparella, nome Antonello, nella livechat organizzata da Ruvesi.it.

Il novello Schettino (degno allievo di cotanto maestro che ha fatto affondare tutta la Città) paragona la sua variopinta, tutt’altro che schizzinosa e forzata coalizione a una fregata (una nave da guerra più piccola che grande, amico mio: forse volevi dire “corazzata”, ma tanto la fine è la stessa) e poi la autoaffonda mentre inanella una serie di sciocchezze, farneticazioni, teorie bislacche e calunnie gratuite approfittando della mancanza di contraddittorio.

Roba che Schettino al confronto diventa uno bravo: il primo scoglio che ha visto ci si è buttato contro. Eccheccacchio: neanche il priscio di combattere e affondarlo noi… 😛

Questo è ciò che gli ho scritto sulla mia pagina da candidato Sindaco. Che ti invito a visitare per tutte le ultime novità. Il resto, a breve. Ovviamente su questi stessi schermi. 🙂






AVVERSARI PREPARATI E CORAGGIOSI. SENNO’ NON C’È GUSTO

Ho assistito in diretta non solo all’interminabile sequela di sciocchezze dell’amico Antonello Paparella sulla live chat – roba per cui stiamo ancora tutti ridendo e al confronto della quale i discorsi di Cetto La Qualunque sono opere d’arte;

ma ho incredibilmente assistito alla più evidente manifestazione di vigliaccheria e di insicurezza nei propri mezzi;

e dico incredibilmente perché ero convinto di assistere all’intervista di un avversario sì, ma di un “amico”: uno, per intenderci, che aveva firmato sia pure in grande ritardo i 6 punti del Manifesto per la Ruvo del Terzo Millennio.

Cioè l’accordo fra gentiluomini (e gentildonne) per una campagna elettorale più sobria e più leale; e viceversa un’azione amministrativa più decisa.

Ovvero finalmente tutto il contrario di quel che s’è sempre fatto: grandi sproloqui in campagna elettorale e grandi tavolate durante la legislatura. Una pratica terrificante a cui le ultime amministrazioni, in cui il Paparella è sempre stato presente, non si sono certo distinte. Tutt’altro, hanno brillato per assenza e complicità nel trascinare la Città nel baratro.

Eppure hai aderito ben oltre il termine, caro Antonello, e HO DOVUTO COMBATTERE per farti accettare dagli altri – visto anche chi ti porti dietro (o ti spinge, a seconda dei casi).

Perché, ho pensato, uno che cerca di svincolarsi dai suoi ingombranti padrini va sempre aiutato.

Invece ora capisco: probabilmente ti aveva mandato lui. Per tirare lo sgambetto sleale e proditorio di stasera. Per tentare di abbattere la figura pubblica di chi ha rivelato tutte le vostre nefandezze, per le quali ora pagherete il conto. E pagherete tutto.

So qual è la mia colpa ai tuoi e vostri occhi: aver svelato e documentato che l’opposizione, cioè voi, è anche peggio della maggioranza. Perché come fa una maggioranza ad essere valida, se l’opposizione anziché controllarla e tallonarla dorme, vivacchia e ne condivide gli scempi?

Ed ora arriva il redde rationem. I nodi vengono al pettine e il terreno vi frana sotto i piedi. Così la reazione scomposta – che però non vi servirà a nulla; semmai vi peggiorerà le cose.

Perché stanne pure certo: vi manderemo a casa. I Cittadini non aspettano altro.

Il Pd ne uscirà con le ossa rotte“, dici. Non hai idea di come ne uscirete voi.

I Cittadini hanno capito benissimo.

Vi daranno il benservito che meritate.

Quello che mi rattrista invece è vedere che tu, cui ho concesso tanta immeritata disponibilità, rinunci ancora una volta ad essere libero e ti acquatti a fare ciò che ti dice la solita malombra.

Sicché il debito fuori bilancio è “solo 4/5 milioni”? E il resto? Li paghi tu? E magari qualche tuo amichetto? Lo stesso suggeritore? Lo stesso che mira da sempre a far pagare a tutti i Ruvesi la bolletta dei comparti, cioè delle sue scelte sciagurate e non di rado criminali verso l’interesse pubblico?

Sicché il “clientelismo a Ruvo non c’è” perché tu “non hai costretto nessuno a candidarsi nelle tue liste“?

A parte che risulta il contrario.

Ma – a parte questo – ma almeno lo sai cosa vuol dire “clientelismo”?

Capisco tu abbia la coda di paglia sulle tue liste. Ma studiati anche i fondamentali della politica. Non dico granché: una minima base. Non seguire anche in questo l’esempio nefasto di certi tuoi sciagurati “maestri” e aspiranti pupari.

Qui siamo a livelli di ignoranza vergognosi.

Ti risponderò domani nello specifico. Sarà divertente.

Per ora però non vorrei mancare di darti la buonanotte con la notizia che chiederò la tua espulsione dal board degli aderenti al Manifesto per la rinascita di questa Città.

Non ne sei degno, con ogni evidenza.

Sei ancora troppo nelle mani dell’incapace che ha distrutto più di ogni altro la Città, e che è così malmesso nella pubblica opinione che non ha neanche avuto il coraggio di candidarsi, mandando te allo sbaraglio.

Umanamente mi dispiace. Politicamente, ognuno sceglie il suo destino.

Sapevi benissimo che avremmo avuto occasioni pubbliche di confronto, ma ti avrei stroncato Рed ̬ tanta la tua paura che le tue scemenze calunniose le hai dette solo quando sapevi di essere in assenza di contraddittorio.

Che pena. Che vigliaccheria.

Perdonami, ma anche gli avversari li voglio preparati e coraggiosi. Sennò non c’è gusto.

Ti aspetto alla prossima legislatura. Dopo la tua e vostra disfatta del 5 giugno.

E nel frattempo, mi raccomando, studia. Non immagini quanto ne hai bisogno e quanto ti servirà.

Ma, sia chiaro, proprio come tu dici, “senza polemica“, eh? E con l’affetto di sempre.

Tuo 

mario albrizio