I TELAMONI O DEL PESO DELLA RESPONSABILITÀ

#SalviamoRuvo



Mi piace assimilare la figura del futuro sindaco a quella di un TELAMONE, una scultura virile impiegata nelle architetture come sostegno. La radice “tel-” infatti significa “(sop)portare”.


Ne troviamo un magnifico esemplare (anzi due) proprio sulla facciata della nostra cattedrale romanica: il telamone, con la testa curva, piegato su sé stesso dalla fatica, porta e sopporta da decenni il gigantesco leone stiloforo, comodamente accoccolato sulle sue spalle.

Un esempio per tutti, insomma. Un uomo, dalle spalle larghe, capace di sopportare un siffatto peso.

Ora, ci sono degli aspetti del telamone che mi affascinano particolarmente: lui è uno capace di prendersi la responsabilità, uno che non cerca scuse, non delega, non si lascia portare. In sintesi, uno che, a testa bassa, lavora sodo per non deludere chi ha creduto in lui, chi ha deciso, per scelta, di affidargli un compito notevole.

Il telamone non pensa a sé stesso, pensa solo a far bene il suo lavoro.

Non si aspetta scatti fotografici (mai visto un telamone con le braccia conserte davanti ad un obiettivo fotografico).

Non si aspetta notorietà: in pochi notano la figura curva rannicchiata sotto il peso del leone stiloforo.

Ma, nonostante tutto, è contento e continua a lavorare perché sa che grazie a lui il magnifico portale regge e non vacilla. E si circonda di altri uomini come lui, preparati, integri, con le spalle larghe e voglia di agire bene e per il bene.

Facile a dirsi. Mi piace pensare che ogni candidato telamone, sia pienamente consapevole del PESO che dovrà portare.

Voglio credere che abbia studiato, respirato e sia edotto nel modo migliore possibile per capire che LA RESPONSABILITÀ che gli si affida è roba seria; che sia superlativamente preparato e consapevole dei gravi problemi di instabilità che affliggono la nostra città. Ma che lo sia davvero.

Perché se il risultato finale deve essere esclusivamente il bene della città intera, questo sforzo deve passare (e questa è la parte più difficile da sostenere) attraverso una politica seria che valorizzi i meriti e le eccellenze; curi i bisogni e la crescita civile; abbatta ed elimini gli sprechi; sfrutti e cerchi tutte le risorse; dia a tutti i Cittadini Voce e Possibilità.

Solo se il telamone parte con questa prospettiva, potrà farcela. Se vacilla, è l’intera città che cadrà a pezzi.

Ora, io mi chiedo: i tanti candidati sono pienamente consapevoli del peso che devono portare?

Mi auguro di sì. Mi auguro che il candidato telamone senta sin da ora il peso della responsabilità finale.

Che è grande.

Lidia T. Sivo