CALENDANO BANCOMAT

#SalviamoRuvo #Calendano 
Vessati e tartassati come tutti gli altri ruvesi, trattati anch’essi come bancomat, i ruvesi di Calendano godono anche il privilegio di servizi addirittura peggiori. 

Sembra impossibile, ma si può.

Mentre le tasse aumentano e un’amministrazione sempre più affamata per coprire le ben note spese e in attesa di saltare sul dissesto va quotidianamente a caccia…



Questa è Calendano stamattina.

Questo è il senso civico delle persone riguardo alla differenziata e rispetto all’uso dei servizi (pochi, anzi pochissimi…) messici a disposizione.

Nello specifico mi riferisco ai containers per la raccolta degli scarti da potatura e di giardino, che su nostra richiesta, sono stati posti in almeno 3 punti delle zone residenziali, nuova e vecchia.

Mi pare ovvio che in questo periodo dell’anno, l’utilizzo degli stessi è ben più copioso che nei mesi invernali, per ovvie ragioni di manutenzione dei giardini stessi; ergo, chi organizza un servizio deve avere capacità d’analisi (non ci vogliono lauree specifiche) per valutare che lo svuotamento in determinati periodi dell’anno (circa 2 mesi) andrebbe eseguito con una frequenza decisamente maggiore.

Per quanto riguarda gli utenti poi, vorrei fare una considerazione doverosa e qualche domanda.

Vi chiedo, se il container è pieno, secondo voi, è possibile svuotare il residuo di potatura, accanto e fuori dallo stesso riversandolo sulla strada pubblica? Magari aggiungendoci anche qualche busta di plastica o residuo secco non consegnato al momento giusto?

Ora per recuperare la situazione che potete osservare in foto, quanti giorni ci vorranno e soprattutto chi lo farà?

Quando tornerà il container vuoto, l’operatore si occuperà anche di raccogliere quanto riversato sulla strada pubblica e di fatto riempirlo nuovamente almeno per una buona metà?

Dopo quanti giorni il problema del riempimento e del resto si riproporrà?

Ricordate gente che i primi nemici del buon vivere civile, spesso siamo noi stessi.

L’amministrazione e le istituzioni non ci aiutano di certo, ma noi lo facciamo? 



Nel frattempo loro (prima volta…) ci hanno mandato la TOSAP per farci pagare l’occupazione del suolo pubblico, intesa come interruzione per il cancello carrabile tramite il quale accediamo alle nostre proprietà. E sì perché mica possiamo volare !!!

Solo che prima la tassa TOSAP veniva inviata a fronte di un passo carrabile numerato, che implica divieto di sosta. Adesso, vale per tutte le interruzioni. Informatevi.

Del resto in tempo di rastrellamenti, tra un’inaugurazione ed un’altra, tra un’operazione di maquillage di partito pro elezioni, un po’ di sana cassa sulle spalle dei soliti fessi ci sta sempre bene.

Riflettete gente, su tutto.

Anche se non avete un giardino….(battuta !!!)

Tra poco e fino a quando ce la lasceranno, avrete in mano l’arma del cambiamento con il voto. Sappiate cambiare per non dover poi continuare solo con il diffusissimo sport del lamento.

Noi ci siamo…

Francesco Montaruli

Foto del profilo di Francesco Montaruli