NON PAGATE QUELLE MULTE – LE FOLLIE DELLA DIFFERENZIATA

#SalviamoRuvo


Multe da 500 euro arbitrarie e cervellotiche, oltre che come al solito illegittime, pendono sul capo dei ruvesi. Grazie maggioranza e non-opposizione farlocche.



Abbiamo la tranquilla certezza che nessuno paghi una multa da € 500 senza consultare il suo avvocato. 

Tuttavia per maggior chiarezza vogliamo mettere sull’avviso chi per eccesso di zelo oggi o domani si accinga a farlo. 

Succede di tutto, intorno a questa sedicente, demenziale, costosissima differenziata. Anche che anziani novantenni allettati ormai da tempo vengano minacciati di mega-multa “per aver buttato in maniera impropria dischi di PlayStation.”

Ah, questi benedetti novantenni che non riescono a staccarsi dai videogame. Chi non ne ha uno in casa? 😉 

Il cittadino in questione vive con la badante e da molto tempo non può buttare alcunché; nessuno dei due ha mai giocato a un videogame né tantomeno posseduto dischetti.  

Ma ciò non impedisce a certi signori di terrorizzare i malcapitati minacciando mega-multe alla prossima “mancanza”.

Questo ovviamente può capitare a qualunque cittadino perché sbagliare è umano; con le regole cervellotiche di questa sedicente differenziata è persino probabile, se non certo; e anche perché può essere che qualcuno, volontariamente o per errore, butti la sua spazzatura impropria vicino al tuo portone.

Ora: come si fa a stabilire di chi è DAVVERO quel sacchetto?

L’unica soluzione sarebbe adottare microchip o altro congegno identificativo. Cosa che ovviamente da noi NON avviene. E che è impossibile prevedere, dal momento che scarseggiano persino le misere buste in dotazione (e per inciso, chi mai gliele avrà fornite quelle buste che non si staccano una dall’altra neanche a revolverate? E quei miseri sacchettini per l’umido che si sbriciolano solo a guardarli? A quali costi per noi?).

In mancanza di questo elemento, il trasgressore non può essere identificato con certezza.

Quindi è prevedibile, se non certo, che il già enorme contenzioso comunale si arricchisca (a spese nostre) di molti ricorsi che saranno immancabilmente vinti, sempre a spese nostre.

Ora, siccome chi ha deciso queste follie (che ricordiamo sono costate un aumento del 50% e più a carico di ogni ruvese) non può non sapere queste cose, ci si chiede a che pro fare questo terrorismo ambientale.

Sappiamo tutti che la soluzione è rendere la raccolta premiale.

Con la logica delle punizioni si può tornare al massimo al Medioevo – magari lorsignori ci si troverebbero comodi, ma i cittadini no.

Perciò il nostro consiglio per tutti è: restiamo nel Terzo Millennio

NON pagate quelle multe senza aver prima ascoltato un buon avvocato, cioè libero e indipendente dalla politica, o una seria e conosciuta associazione consumatori. Se avete dei dubbi, cercate su Google o chiedeteci quali: i migliori non chiedono soldi per un parere né tantomeno chiedono il voto. Se lo fanno mollateli all’istante e cercate ancora.

D’altra parte se un cittadino che sbaglia a buttare una busta merita € 500 di multa quale mai punizione meriteranno quelli che hanno buttato via Storia, economia, piazze e democrazia in questa città?

Hanno differenziato (ad esser buoni) e a spese nostre la spazzatura. Ma il fetido lezzo dell’ignoranza e dell’arroganza con cui si impongono scelte contrarie alla volontà popolare rimane quello di sempre. Del tutto indifferenziato.


5 ANNI DI RUVOLIBERA


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