LA PIAZZA DEI BUGIARDI

#SalviamoRuvo

Ci riconsegnano la Piazza e finiamola qui. Così deve andare.

Parola dell’assessore incompetente al ramo, del sindaco registratore clandestino e di tutta la band…

Altrimenti cosa dovremmo pensare? 

Che sono tutti, ma proprio tutti, spudoratamente, imperdonabilmente tutti, inguaribilmente tutti, coscientemente tutti, fraudolentemente tutti






Avevamo chiuso così l’articolo di ieri.

Ma il 29 è passato; è passato anche il 30 e la Piazza è ovviamente ancora in alto mare.

Anzi le due Piazze

Sia Piazza delle Forche, come simpaticamente viene ormai chiamata Piazza Cavallotti, per la deliziosa posizione dei lampioni. Sia Piazza Castello, là dove gli stessi lampioni si piegano stupiti verso l’orrore sotto di loro e si domandano: “ma che minchia è?

D’altra parte, era già tutto previsto in una lunga storia di forzature, illegittimità e malversazioni. Era tutto scritto nella sciagurata decisione di chiudere la bocca a 26mila ruvesi, contrari o meno che fossero allo scempio.

Ed era già evidente dalla giravolta dei bandi.

In quello di aprile avevano indicato la già ottimistica consegna al 30 novembre, e la rendicontazione a fine dicembre: un mese per raccattare le carte e fare le dovute procedure. Tempo breve, per i loro standard; ma ancora ancora ragionevole.

Poi la caricatura burocratica dell’appalto definitivo: riconsegna il 29 dicembre e rendicontazione… due giorni dopo. Roba che neanche Spiderman…

Già lì c’era la firma della solita banda di pasticcioni, imbranati anche a pasticciare. Se avessero scritto “lo diciamo ma non ci crediamo neanche un po”, oppure “qui lo dico e qui lo nego“, non sarebbero stati più chiari.


Bugiardi e contenti

Bugiardi matricolati, che mentono sapendo di mentire – come abbiamo ampiamente e più volte dimostrato.

E ora come la mettiamo con l’altra loro colossale bugia, quella del finanziamento europeo Fesr? Se fosse come dicevano e dicono loro, ora il finanziamento è perduto. Vorranno quindi pagare lorsignori?

Ma in realtà lo sanno benissimo che quei fondi sono già morti da un pezzo e che i soldi arriveranno, quando arriveranno, con fondi Pac. Diteglielo, al sindaco, che ancora confonde i Pac (Piani di Azione e Coesione) con le sue trasmissioni televisive preferite, in cui evidentemente si accultura.

Ditelo al sindaco, che mentre faceva il finto tonto in diretta streaming rifiutò la nostra proposta di andare insieme in Regione a chiedere spiegazioni definitive. E quando mai un baro svela il suo gioco…

E questa è la gente che “governa”. Queste le mani in cui siamo. Degni eredi dei maestri-disastro da cui hanno imparato il mestiere, di cui continuano il cieco e selvaggio disegno distruttivo.


I Re dei Pasticcioni

Beh, a questo punto inutile andare oltre. Inutile insistere: hanno dimostrato benissimo chi sono e quel che sono. Basta così. Non c’è altro da scoprire. Anzi probabilmente c’è e probabilmente tanto. Ma nulla può pareggiare il conto con tutto l’orrore che abbiamo dovuto denunciare e portare alla luce. Basta e avanza per ogni giudizio, per qualunque condanna.

Con l’aiuto dei Cittadini cambieremo tutto, e faremo ripartire questa Città. Verso mete che oggi non osa neanche sognare.

Ma ora basta a perdere tempo ed energie con questa roba. Abbiamo già speso troppo, in tutti i sensi. Che affondino nell’oblio che meritano, rischiarato solo dalle inchieste della Magistratura.

Perdere altro tempo con loro significherebbe nobilitarli ancora. E d’altra parte che gusto c’è a criticare i re dei pasticcioni? A mettere ulteriormente in luce le magagne di chi si è capito perfettamente che magagne ha fatto, magagne fa, magagne farà?


Piazza dei Bugiardi

Perciò basta con loro. Può bastare. Basti ricordare questa foto e questa prospettiva. La prospettiva di un Consiglio comunale e di una Giunta dove sono ancora presenti a far danni i massimi responsabili di uno sfascio ventennale.

La prospettiva di una Piazza che è e rimarrà la firma più tragica del loro fallimento, e del disastro epocale in cui hanno, scientemente o per malafede o per totale incapacità, precipitato tutta la Città e i Cittadini, che dovranno pagare per decenni gli errori (o peggio) di costoro.

Se quella è ormai Piazza delle Forche, questa è da ora in poi la firma del loro operato e della loro vergogna. La Piazza dei Bugiardi. Il sigillo, il culmine e la massima condanna del malgoverno imperante.

Ma questo consegniamolo alla storia, e andiamo avanti.

Ci sono le denunce. E le integrazioni che presenteremo alla Magistratura. Poi la Giustizia farà il suo corso.


Il Manuale della Città Viva

Noi andiamo avanti.  Vogliamo essere il Manuale del Cambiamento e dello Sviluppo; il giornale delle buone notizie, degli approfondimenti, della Cultura: delle cose che restano, che danno senso e fierezza e Identità a una comunità.

Noi vogliamo parlare d’altro. Della Città. Del suo Futuro. Dello Sviluppo, del Lavoro, della Speranza.

Vogliamo “vedere”, vogliamo disegnare la Città di domani: la Città Viva.

E vogliamo disegnarla qui, insieme ai Cittadini oltraggiati da queste amministrazioni fedifraghe, e che invece devono tornare ad occupare il ruolo che compete loro. Quello dei protagonisti, in una Democrazia vera,  che esce dallo stato di chiacchiera e sproloquio, per diventare fatto concreto, vita istituzionale, respiro civile e prospettiva lunga di una Città che torna a vivere. 





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2. Fine