SONO STATI ATTENTI ATTENTI A NON CERCARE NULLA

#SalviamoRuvo


Che strana conferenza stampa. Curioso che il Sindaco conferente non ci sia. D’altra parte è un classico. Quando serve non c’è mai.


Mentre il vicesindaco, che nessuno ha capito se è in carica o meno, probabilmente neanche lei, non è intervenuta. E anche questo, dicono, è significativo.

Allo sbaraglio viene mandata l’architetto Maria Antonietta Curci, immagino dopo aver concordato quello da dire.

Pertanto qui ci si riferisce nominalmente all’architetto che ha materialmente parlato, ma in realtà il discorso è rivolto a tutti quelli che hanno deciso di portarci fino qui. Al centro del caos e dell’orrore kurtziano. E che dietro all’architetto si sono nascosti.


Sul “contenuto” della conferenza, potrebbe dire la dott.ssa Curci come fa a sostenere le sue affermazioni? 

(“Non abbiamo trovato nulla di cui non eravamo a conoscenza”, ndr).

Come fa a dirlo?

Sono andati giù di nascosto?
Perché quello era l’unico modo per verificare ciò che con tanta ingiustificata sicumera si afferma.

O hanno già dimenticato che loro stessi hanno auto-finanziato (tra l’altro, per dirla con tatto, con dubbia legalità, essendo priva di autorizzazione ministeriale) un’indagine geo-radar da cui risulta esattamente il contrario, con reperti ovunque e a varie profondità, e l’hanno scritto nero su bianco addirittura sul (l’orribile) PROGETTO in questione?

So che l’amica (ex, immagino, ora, dal suo punto di vista) Curci è donna in gamba. Ma non sapevo che avesse i superpoteri e la supervista. 

S’impara sempre qualcosa… 😉


Ho detto anche che è stata lasciata sola mentre tutti gli altri si defilavano a partire dal Sindaco, massimo responsabile – e perciò non voglio infierire. Anzi ne apprezzo il coraggio.

Ma la sua/loro dichiarazione, così come riportata da Ruvesi.it, è un capolavoro di illogicità e di contraddizioni il cui unico significato davvero leggibile è stato brillantemente riassunto da un lettore su Facebook:

Giovanni Fer “Siamo stati attenti attenti a non cercare nulla”. 1


Senza dire della eroica affermazione secondo cui  “Il progetto aveva già previsto l’Asola Archeologica, una zona rettangolare di 9 metri per 34 metri, sul sedile della Torre del Pilota”. 

Torre che infatti era non rettangolare ma ellittica, proprio come la Rotonda violentata e distrutta.

Ora, cosa c’è di più logico di un’asola rettangolare lunga e stretta che sfiora appena un’ellissi larga e possente, tale da sostenere una gigantesca torre da 33 metri di altezza? L’equivalente e impressionante bastione di Bitonto, fortunatamente ancora visibile e non vandalizzato come il nostro, è alto appena 24 metri. Fatevi un po’ il conto.

E dulcis in fundo, la mitica soprintendenza. Sempre lei. La garanzia che non garantisce nessuno. Non certo le Piazze che grondano Storia. E Bellezza. E Magia di una diversità plurisecolare rinsaldata proprio dalla forma della Rotonda, come saggiamente sentenziò due secoli fa l’architetto Passaretti che ne fu autore.

La Rotonda che unisce. Com’è potuto accadere che sia stata lasciata in balìa dei barbari?

Ma seguiamo ancora la conferenza disertata.

Osservare il volo pindarico.  Le operazioni di scavo condotte, con mezzi meccanici leggeri e sotto la stretta sorveglianza archeologica“…

Stretta sorveglianza? Ma solo noi abbiamo visto centinaia di foto e video in cui tutto si vede, tranne un archeologo?

Quando si dice la sfiga… 

E anche se siamo stati sfortunati a trovare quasi sempre foto e video “sbagliati” (ma se c’era sempre, come fanno ad esserci foto e video sbagliati?);

e anche se a volte potrebbe essercene una (se lo è) che fotografa durante il sondaggio improvvisato con un metro estensibile (i potenti mezzi e la invincibile determinazione per identificare e recuperare l’immenso patrimonio sotterraneo…);

c’è davvero qualcuno là fuori che si senta garantito da una Sovrintendenza che ha autorizzato questo immane scempio di Storia e di Identità ma ha  vincolato i tavolini dell’Ikea, senza che nessuno abbia ancora avuto il buon gusto di dimettersi – o farli dimettere?

* L’immagine di apertura è un fotomontaggio di un utente Facebook, che ringraziamo. La posizione reale della Torre era leggermente più in là, in direzione e di fronte all’attuale chiesa del Redentore. Lì si trovano certamente resti della parte non fuoriuscente e quindi non crollata, i sotterranei-prigioni ecc…e lì sono state trovate le due aperture di cui abbiamo parlato in altri post. Più giù i resti dell’età romana e della via Traiana. Ancora più giù i preziosissimi resti dell’età peuceta, in cui Ruvo raggiunse il suo massimo splendore.


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