IL CLUB DEI FANCAZZISTI

#SalviamoRuvo




Ieri è stata una giornata campale. Drammatica e divertente allo stesso tempo. Ma più drammatica. Anzi tragica per la Città.

Comincia, per me, dalla mattina, con questo messaggio di un’amica su Facebook, che mi invita a “vedere” la registrazione del Consiglio Comunale eroicamente approntata da Ruvesi.it – che ancora ha lo stomaco per sorbirsi questa roba




Penso che magari ha esagerato. Ma poi è tutto un prosieguo sul tema.

Amico su WhatsApp:


E ancora, Cittadini amici su Facebook:



Potrei continuare a lungo ma credo di aver reso l’idea.

Cito solo la battuta orale di un altro amico che si è complimentato con me perché con questa prova di squallore l’intero consiglio comunale ha (avrebbe) indicato alla Città intera l’unico candidato che teme veramente.


Il candidato

Su questo, qualche precisazione mi sento di farla.

1. Come ogni Cittadino degno di questo nome, sono pronto a mettermi al servizio della mia Città, se tanto mi verrà chiesto.

2. Spero però ancora che il buon Dio voglia allontanare da me questo calice

3. In ogni caso non mi basta l’investitura in negativo della banda bassotti, che ha paura della giusta punizione.

La vera investitura viene dai Cittadini. Fuori da questa melma e fuori dalle sigle e dalle cosche clientelari di partiti che hanno portato la Città al disastro, perché avevano e hanno come unica priorità di sistemare parenti, amici e commare e in una parola, come si dice, di fare i cacchi loro.

E nel 2016 la scelta sarà chiarissima: o noi o loro. O i Cittadini o i tardofanti

Io sono disponibile solo se i Cittadini vogliono un’alternativa radicale, fondata su meriti, capacità, bene comune e opportunità per tutti, non su privilegi medievali per gli adepti delle varie cosche.

Se è questo che volete, sono a disposizione. Se invece pensate che questa accozzaglia paurosa e incapace, indolente e barbara, si possa redimere o possa essere aggiustata e vi accontentate – bene, ognuno fa il suo destino.

Me, chiamatemi solo se volete mandarli tutti a casa. Senza se e senza ma.




Preferisco vivere.

Quanto al video, confesso che ancora non l’ho visto e non credo lo vedrò mai.

Non mi interessa il delirio di un bunker di fancazzisti per la Città (quanto stakanovisti per i loro squallidi interessi).

Se, come mi si dice, si sono occupati di me anziché della Città, è l’ulteriore riprova della loro pochezza, della loro inadeguatezza e della loro barbarie.

Non voglio vederlo perché so già lo squallore che ci troverò. So che mi indignerò, che non ci passerò sopra e che dovrò rispondere, perdendo altro tempo ed energie che desidero impiegare meglio, per esempio per costruire un’alternativa vera a questo marciume.

Riporto solo una frase, mi dicono pronunciata dal capocomico che afferma di “rispettare i cittadini se questi rispettano le istituzioni”. 

Una tale sconsiderata affermazione, una tale prova di ignoranza e di barbarie civile e istituzionale non ha eguali al mondo. E riporta alla drammatica attualità quello che abbiamo sempre detto: fare politica seriamente richiede una ESTREMA preparazione, ed è scandaloso che possa farla qualunque ciarlatano ignorante, arrogante e presuntuoso che dopo trent’anni di disastri giustamente NON ne conosce neanche l’abc.

La politica è ben altro che spartizione, caro capocomico. Ben altro che favorire gli amici e danneggiare i nemici. Tutt’altro che arraffare le pubbliche risorse per arricchire la cosca, o approfittare del proprio ufficio pubblico e della propria posizione “istituzionale” per taglieggiare e ricattare cittadini, commercianti e imprenditori cui estorcere il voto.

La Politica è costruzione e realizzazione di un progetto comune, in cui ogni Cittadino abbia un ruolo e un posto, in cui vi siano pari opportunità fondamentali per tutti, In cui il Merito e il Bisogno, non l’appartenenza alla cosca, siano le stelle polari dell’agire pubblico.

Chi cerca rispetto, veda di meritarselo.

Nessuna “istituzione” da rispetto a chi malauguratamente ne fa parte. È vero il contrario, signor capocomico: è l’autorevolezza degli uomini che si riflette nelle Istituzioni e da loro forza.

Sono gli inciucianti arroganti e incuranti dei Cittadini, che NON meritano alcun rispetto. Lasci stare le Istituzioni, signor capocomico: parola che sono certo neanche capisce.

E la riprova assoluta ne è che utilizzate proprio l’Istituzione, il consiglio comunale, NON per risolvere i problemi della Città che voi avete distrutto, ma per le vostre squallide vendette e per attaccare chi da sempre vi chiede solo che siate all’altezza del compito, appunto istituzionale – se questa parola possa mai dirvi qualcosa.

E voi, proprio voi, chiedete rispetto? Ma per piacere….

Ai Lettori come sempre la sentenza. 

Io non ho visto il video ma mi fido degli amici che me ne hanno parlato.

Il Cittadino e-Lettore lo guardi e decida se vuol stare con questa gente o mandarli tutti a casa e ricominciare a costruire il Futuro.



 



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