TERRA NOSTRA. SVENDUTA





Lettera aperta

di Nicola Amenduni


Al sig. Sindaco del comune di Ruvo di Puglia.
E p.c. – sig. Presidente del Consiglio Comunale.



Lo scrivente, in semplice veste di cittadino ed in forza dei propri diritti sanciti dagli istituti normativi di partecipazione ai processi amministrativi pubblici, nonché dei propri diritti in tema di trasparenza ed informazione, cosi come previsti dall’Ordinamento vigente sull’Azione Amministrativa, con la presente lettera aperta espone quanto segue:


a riguardo della Deliberazione di Consiglio Comunale. n 51 del 09 Settembre 2014 e della deliberazione di  Giunta Comunale  nr. 161 del 8 luglio 2015, nonché dell’Avviso d’Asta Pubblica per l’alienazione immobili di proprietà comunale, pubblicato sul sito web del nostro comune in data 27 luglio 2015, si pongono i seguenti quesiti e/o considerazioni:

Innanzitutto  chiede, lo scrivente, se le procedure di autorizzazione all’alienazione dell’autorità competente (Soprintendenza ai Beni Culturali), in caso di immobili rientranti nelle categorie di immobili vincolati in base al Codice Beni Culturali (D.Lvo 42/2004), si ritengono appropriate ed esaustive alla luce delle cogenti ed articolate procedure previste dal Capo IV dello stesso Codice; ritiene  chi scrive che esse dovrebbero essere propedeutiche, presupposte e definite prima dei concreti provvedimenti gestionali di bando pubblico per l’ alienazione degli immobili stessi.

L’avviso d’asta in argomento appare costituire atto gestionale quale derivato dalla delib. di  C. C. n. 51/2014 che approvava il piano di valorizzazione e/o alienazione relativo al bilancio di competenza anno 2014; non ritiene l’Amministrazione che, considerato l’ordinamento contabile degli EE. LL. e, tanto più, le recenti disposizioni in tema di veridicità e coerenza degli elementi contabili del bilancio previsionale di competenza ( soprattutto la veridicità dei residui attivi/passivi), si sarebbe dovuto assumere ulteriore deliberato di C. C. di uguale argomento, allegato  al bilancio previsionale di competenza da approvare per il 2015, come anche prevede la legge 133/2008 (quindi anche strettamente legato al Piano annuale delle Opere Pubbliche) , prima di bandire l’ avvisto d’asta per la vendita degli immobili nello stesso anno 2015 ?  

Dato il limitato valore di mercato a fronte del rilevante valore ambientale dei terreni agricoli posti in alienazione nella area del Parco Nazionale dell’Alta Murgia (circa 50 ettari complessivi come da elenco dell’avviso medesimo), sono state analizzate o esperite alternative di diversa utilizzazione pubblica (come anche prevede la “ratio” della legge 133/2008), considerata anche la programmazione e le politiche agro-eco-sistemiche di governo dei soprassuoli naturali/pascolivi previste, da ultimo, nel Piano del Parco di recente definitivamente approvato, ad iniziare dai suoli di proprietà pubblica? Considerato anche che con i suoli, specie se naturali, come nel caso, il Comune potrebbe fare molto più utili politiche territoriali/ambientali rispetto ad irrisori introiti da alienazioni ( circa 50 ha per € 92,750,00)?

Su tali terreni è stata accertata in loco la sussistenza, nel loro stato fisico, della destinazione d’uso a pascolo (come riportato nell’elenco)? L’Amministrazione  ha accertato preventivamente che non siano state, eventualmente, modificate di fatto, anche parzialmente, le destinazioni colturali? In tale caso  ha accertato altresì che il cambio colturale, se avvenuto, sia avvenuto secondo legittimità e liceità, richiedendo le dovute autorizzazioni previste nel tempo, passato e presente, per l’areale territoriale adesso Parco Nazionale Alta Murgia (vincolo idrogeologico – Sic :Sito Importanza Comunitaria-  ZPS : Zona Protezione speciale – PUTT -PPTR etc.), che pertanto tale evenienza ne altererebbe il valore catastale e, soprattutto, rivestirebbe addirittura rilevanza penale (spietramenti pascoli etc.)?