GIOCHI PERICOLOSI. Bilanci del Comune “truccati” – 5. Taranto

BILANCI PUBBLICI TRUCCATI. DOVE È SUCCESSO? COSA SI RISCHIA?

Puntata 5/6.

sarebbero colpevoli di aver truccato i bilanci comunali, omettendo i debiti maturati 


IL PROCESSO

Bilancio truccato al Comune,

condannati due ex assessori

Sono ex amministratori dell’allora sindaco Di Bello

Un anno di carcere a Ingrosso e 9 mesi a D’Ambrosio


TARANTO – Due condanne e due prescrizioni. Si è chiuso così il processo di primo grado per quattro ex amministratori della giunta guidata dall’allora sindaco di Taranto, Rossana Di Bello, accusati di aver falsificato i bilanci del comune ionico.

Il tribunale ha inflitto un anno di carcere all’ex assessore al bilancio, Umberto Ingrosso, e nove mesi di reclusione a Giuseppe D’Ambrosio. Per i due imputati, il giudice Vilma Gilli ha inoltre disposto la sospensione della pena e, oltre al pagamento delle spese processuali, anche la provvisionale immediatamente esecutiva di 50mila euro nei confronti del comune di Taranto che, costituitosi parte civile, ha chiesto un maxi risarcimento di 500 milioni di euro che sarà però valutato in un processo civile.
Prescritte invece le accuse nei confronti di Nicola Catania e Nicola Infesta, accusati di falso ideologico per vicende avvenute tra il 2002 e 2003. Per tutti gli imputati, difesi dal collegio formato dai legali Salvatore Maggio, Francesco Nevoli, Donato Salinari, Giovanni Rana e Luca Balistreri, il giudice per le udienze preliminari Pompeo Carriere aveva disposto il non luogo a procedere, ma il ricorso vinto in cassazione dal pubblico ministero, ha dato vita al processo terminato ieri con la condanna di Ingrosso e D’Ambrosio.
Il tribunale, quindi, ha accolto la tesi dell’accusa secondo la quale Ingrosso e D’Ambrosio sarebbero colpevoli di aver truccato i bilanci comunali, omettendo i debiti maturati nei confronti dell’aziende municipalizzate. Le indagini, condotte dal sostituto procuratore Remo Epifani, partirono dopo la denuncia presentata dai consiglieri di opposizione della giunta di centro destra.
I firmatari denunciarono gli errori commessi nella stesura del bilancio comunale 2004. Sotto inchiesta finirono altri 9 ex amministratori, tra cui proprio l’ex primo cittadino.
Dopo la condanna inflitta in primo grado dal giudice Martino Rosati, arrivò all’assoluzione di tutti gli imputati nel processo d’appello. Poche settimane fa però, la corte di cassazione, accogliendo il ricorso presentato dal procuratore generale Ciro Saltamacchia, ha annullato con rinvio la sentenza di secondo grado, disponendo un nuovo processo d’appello. Tutto da rifare quindi per comprendere se vi sono state, e nell’eventualità a chi appartengono, le responsabilità del dissesto comunale più grande della storia della Repubblica italiana.
F.C.

06 aprile 2012