TEMPESTA NEL DESERTO. IL CAZZIATONE COSMICO DELLA CORTE DEI CONTI

 

 
 
Porta la data del 20 maggio. Ma è stata tenuta accuratamente nascosta e sul sito istituzionale non ce n’è traccia – dice chi ci passa il documento. Un cittadino che non ne può più. Un patriota. Uno dei tanti che non sopportano più il marciume, specie di governo.
 
È la micidiale relazionerichiesta di informazioni della Corte dei Conti.
 
Avete presente il professore severo che bacchetta il più svogliato e ciuco degli allievi? E gli chiede conto di tutti i compiti che non ha fatto?
 
Beh, è ancora niente al confronto.
 
Perché le 5 micidiali pagine della relazione-questionario sono piene zeppe di durissime bacchettate che sarebbero umilianti per qualunque amministrazione pubblica che conservi un minimo di dignità.
 
Non è il nostro caso. Lo sappiamo. E sappiamo benissimo che questa salutare tempesta scatenata dalla Corte si perderà come sabbia nel deserto omertoso di Palazzo Avitaia.
 
Risponderanno al solito con la tecnica della pecora o del cammello. Che masticando e ghignando nel suo modo inequivocabile fornisce sempre la stessa risposta a qualunque domanda: “chi, io?”.
 
Voi intanto godetevi (a meno che non apparteniate alla tribù dei cammelli …;) questo vero e proprio manuale del cazziatone che fa precisamente capire a che punto è la notte, nella nostra Città.
 
Finalmente si chiede conto. Una specie di giudizio universale. 
 
Si chiede conto di tutto. Si richiedono precisazioni, documenti, ragioni di mancati espletamenti, spiegazioni su alcune giravolte di allegra contabilità e rendicontazione.
 
E poi sulle partecipate, sulle lampade votive, su misteriose voci di bilancio che scompaiono o cambiano posto o si perdono… nella tempesta.
 
Sulla Ruvo Servizi (poteva mancare?) dove la Corte, l’organo più autorevole e temuto (da chi deve temerlo), si schiera chiaramente su posizioni che sono assolutamente le stesse più volte denunciate su queste pagine dal dott. Lorusso , ex dirigente finanziario del Comune, ovviamente inascoltato dai soliti cammelli, anzi sbeffeggiato. 
 
Una denuncia che assume oggi contorni drammatici, di fronte ai primi licenziamenti. Un suggello terribile di fronte alla verità che per decenni nessuno ha voluto vedere: che col clientelismo non si va da nessuna parte che non sia il precipizio. Di tutti.
 
D’altra parte il Collegio dei Revisori dei Conti era stato facile profeta, già due anni fa:
 
 
E pensate che stiamo parlando degli anni 2012 e 2013
 
Non osiamo immaginare cosa troverà la Corte quando esaminerà gli anni seguenti, se possibile ancora peggiori.
 
Possiamo però garantire che faremo del nostro meglio perché i colpevoli di questo immane disastro paghino. Tutto. Senza sconti.
 
Spalancheremo Palazzo Avitaia e faremo ripartire questa Città. È una promessa e un impegno. 
 
A meno che non preferiate il governo dei soliti cammelli…;)
 
Ci rivediamo a settembre. Ma voi non perdetevi questa illuminante lettura a portata di click. Sennò siete cammelli!

 

Qui il pdf completo
 
Ne abbiamo preparato anche una versione a lettura semplificata, per chi preferisce vedere evidenziati i punti salienti.
 
Buon divertimento. (Si fa per dire…;)