STORIE DI ORDINARIE OMISSIONI D’UFFICIO


Comune di Ruvo: il Regno del Terrore… di firmare. 


La solita storia. Una giovane famiglia. I risparmi di una vita investiti nel comprensibile “sogno” della villetta. Comparto F: tutto un programma per chi conosce un po’ di storia patria. Ma tant’è. È lì che in questa Città martoriata si possono realizzare certi sogni. Piaccia o meno.

Insomma ti compri il terreno. Avvii le pratiche al Comune e… il solito muro di gomma. Scadenze non rispettate, dice la denuncia dell’avvocato Sivo per conto della cliente di cui omettiamo per ovvi motivi le generalità; omissione di atti d’ufficio e reati a rilevanza penale.

Con preavviso che altrimenti si andrà in Procura.

A noi del Comitato Referendario questa triste odissea (comune a molti) ricorda qualcosa… Praticamente la stessa storia. Le stesse ottusità. Lo stesso marchio di fabbrica.

O non rispondono, o non rispondono nei termini, o rispondono sciocchezze (nel nostro caso, anche qualche diffamazione qua e là – così per gradire).

Ma questa volta con un’aggravante: il fermo pressoché totale dell’Ufficio tecnico.

Ma può un Comune sospendere un pubblico servizio ai Cittadini richiedenti perché lo stesso Comune con la sua gestione allegra si è messo nelle condizioni di essere sotto inchiesta? E perché di conseguenza tutti all’ufficio tecnico hanno il terrore di firmare?

Ovviamente no. Non può. Il servizio va garantito comunque.

E allora? Beh, il resto scopritelo da soli con la lettura di questo incredibile documento.

A questo ci hanno ridotto la banda di imbranati a palazzo Avitaia, gli stessi – maggioranza e opposizione – che hanno portato la Città alla totale distruzione, e che quindi vanno mandati a casa, tutti, prima che sia troppo tardi anche per rinascere.