VIA ROGLIOSA TRA FRANCIA O SPAGNA

La vera storia della via più famosa e discussa della Città



Probabilmente andrò anch’io a prendere un panzerotto stasera in via Rogliosa. Ai bambini piace. E per me sarà un po’ come tornare a casa, visto che ci sono nato.

Tuttavia il clamore suscitato l’anno scorso, all’inaugurazione di questa “festa” effettivamente inusitata e finora ignota, mi ha spinto a prendere delle note a margine del ben più impegnativo lavoro storico che sto portando avanti sul passato di questa Città (e non solo).

Nel 1500 Ruvo era una importante Città-fortezza del regno di Napoli. Invischiata suo malgrado nella così detta Guerra d’Italia scoppiata nel 1499, Ruvo venne presa dai francesi nel 1501, secondo altre fonti nel 1502, e in ogni caso perduta nel 1503, ad opera degli spagnoli.

Ne riparleremo.

Dunque la Città-fortezza, ben abituata e centrata sulla guarnigione militare, vide un cambio della soldatesca, improvvisamente straniera.

I soldati francesi erano chiaramente nella condizione di farla da padroni, ma pur sempre in un contesto straniero, ovviamente ostile.

Quindi, come è d’uso in questi casi, nelle ore di libera uscita, specie di sera, tendevano probabilmente a frequentare luoghi “soliti”, a stare in gruppo, a non disperdersi individualmente nel resto della Città, a scanso di eventuali agguati.

In guerra, un soldato solo in un contesto urbano ostile è già un soldato mezzo morto.

Insomma questi invasori lontani da casa avevano bisogno di divertirsi e sicuramente andarono a farlo nella zona che già aveva svolto quel ruolo di “divertimentificio” per le guarnigioni autoctone.

Non sappiamo come quella zona si chiamasse prima – specie quella via tortuosa che portava alla Porta Sud, o del Buccettolo.

Ma ai francesi fu facile darle un loro nome: la Railleuse.

Ovvero la zona degli scherzi, dove ci si diverte, dove ci si prende in giro, dove si può uscire dai ranghi e trasgredire, dove non conta più la gerarchia e tutti ridiventano uguali, o almeno allo stesso livello.

Che emozione – e che premonizione – essere nato in un posto così. 😉

Guardate che definizione ne da per esempio nientemeno che il dizionario Larousse:

 railler

verbe transitif
(latin populaire *ragulare, du bas latin ragere, hurler)
  • Tourner en dérision, ridiculiser quelqu’un ou quelque chose par des moqueries, des plaisanteries plus ou moins vives : Railler un camarade sur sa tenue.



L’esempio sembra fatto apposta per noi: Railler un camarade sur sa tenue. Ovvero Prendere in giro un commilitone per il modo in cui tiene/porta/ha ridotto la sua divisa.

E guardate l’etimologiadu bas latin ragere, hurler.  Cioè dal latino volgare ragere=urlare. Noi diremmo: fare casino.

Sembra quasi di vederli, questi soldati che uscivano mezzi ubriachi, o ubriachi del tutto, cantando canzoni oscene e sfottendosi per ogni inezia, in realtà per reprimere il terrore della battaglia, la nostalgia di casa, il pericolo incombente, la brutalità dell’epoca di cui erano vittime e carnefici.

Si appoggiavano l’un l’altro e a un certo punto uno scoppiava a ridere e da ubriaco ridacchiava (raillava) al suo sodale, che magari di giorno era un suo superiore: “ma come diavolo hai messo quella giubba? Al contrario? Devi essere proprio fuso, mon ami.” 

E giù risate, mentre dietro porte e finestre forse qualcuno aspettava il momento buono per saltargli addosso e vendicare un’offesa, una moglie o una figlia violata, o semplicemente rapinarli.

Difficile, alla Railleuse, dove non tutti i soldati erano ubriachi e dove dalle bettole fuoriscivano continuamente stridi e risate e scoppi di risa di donna – che immediatamente potevano diventare grida feroci di caccia, se una delle vittime dell’agguato fosse riuscita a gridare aiuto.

Poi sono arrivati gli spagnoli, che hanno distrutto la Città nel 1503  e sono scappati. Ma quando ne hanno ripreso possesso, a lungo, avendo vinto la guerra, hanno forse storpiato il nome in Rollosa, complice la mediazione popolare, che probabilmente l’avrà riportata come Ragliosa o Regliosa (Railleuse si pronuncia Régliès’).

O può essere, più prosasticamente, che siano stati gli stessi spagnoli a notare quella via particolare che a un certo punto curva, quasi volesse girare su se stessa, e l’abbiano chiamata la Via Rollosa, la via “che gira”, che “si arrotola“.

La pronuncia di Rollosa? Ovvio: Rogliosa. Il resto va da sé.

E tu quale ipotesi preferisci? La francese o la spagnola?