IL COMUNE IN SVENDITA. VENGHINO SIORI




Il consigliere Cantatore chiede il Referendum per l’ennesima svendita del patrimonio immobiliare pubblico ruvese.


Altri 6milioni – calcola il consigliere – di svendita della disperazione o eventualmente regali agli amici (secondo i punti di vista), che NON risolvono il problema espropri, che ADDOSSANO ai Cittadini, specie i più poveri, tutte le conseguenze dell’inefficienza di questa amministrazione e il totale fallimento di quelle degli ultimi 20 anni, che in ogni caso NON risolvono e anzi aggravano il problema di un bilancio deficitario fin nelle spese correnti, proprio in conseguenza del contenzioso.

E questa parolina magica, Referendum, si è visto che significato ha per la banda di pasticcioni a Palazzo Avitaia. 

Troppo tardi, consigliere Cantatore. 

E forse ora a qualcuno è finalmente chiaro l’enorme errore politico, specie della sedicente “opposizione”, di NON aver avuto l’intelligenza e il coraggio (o la libertà?) di appoggiare il Referendum vero, che questa sciagurata amministrazione di tardofanti ha illegittimamente bocciato nel vano tentativo di allontanare la loro propria inesorabile condanna.

Che arriverà.

Intanto l’Ufficio Tecnico, la più pesante mano militare del disastro annunciato; l’arma con cui i più disastrati e disastrosi condottieri degli ultimi 20 anni hanno mandato al macero la Città più bella e virtuosa – viene trasferito nell’ex palazzo di Giustizia. 

Un  trasferimento significativo. Come dire, sotto la protezione dei Carabinieri. Ma chissà che questa vicinanza alle forze dell’ordine non si riveli un’arma a doppio taglio…

Di seguito, la proposta Cantatore.

    Al Presidente del Consiglio comunale

Al Sindaco

Alla Giunta Comunale

         Ai Consiglieri Comunali

ORDINE DEL GIORNOProposta di Referendum consultivo in seguito alla delibera di Giunta n. 161 del 08 Luglio 2015 avente per oggetto: integrazione dell’elenco degli immobili suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione.
Premesso che la situazione economico finanziaria del nostro Comune non gode di buona salute in seguito alla vicenda degli espropri edilizi che ha visto il comune di Ruvo di Puglia su tutti i fronti giudiziari la perdita delle cause con i proprietari dei suoli espropriati nel vigente P.R.G. e per far fronte alle molteplici richieste milionarie ed alle sentenze shock, lo stesso Ente con indirizzo politico ha aperto un mutuo di € 7.300.000 con una rata di € 500.000 l’anno, ha dismesso la quota farmacia comunale per un totale di € 600.000, ha dismesso già locali di pregio, ma il problema non lo ha risolto, ad oggi vede il contenzioso aumentare a dismisura nonostante le ingiunzioni di pagamento emesse nei confronti delle coop, mentre si continua a dismettere beni immobili di valore senza avere recuperato un solo centesimo dalle coop, giustamente in attesa di eventuali giudizi da parte della Corte ma che a tutt’oggi non assicura nessuna garanzia di riscossione delle indennità’di esproprio.
Letta la Delibera di giunta comunale n.161 del 8 Luglio 2015 avente per oggetto: integrazione dell’elenco degli immobili suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione ai sensi dell’art. 58 della legge n. 133/08.
Considerato che la decisione di dismettere (vendere) il patrimonio immobiliare, con un incasso totale di € 6.122.591,16,  decisione forte che per quanto mi riguarda vedrebbe negli anni a venire il nostro Comune povero di esercitare investimenti per il futuro su opere pubbliche ed anche sul potere di contrattazione comune/debitori,
CHIEDE
di approvare l’indirizzo come in premessa e di dare indirizzo agli uffici competenti di indire un Referendum consultivo chiedendo alla cittadinanza se “è giusto vendere i nostri beni immobili oppure no” per cercare di sanare la questione debitoria totale del contenzioso per gli espropri ed anche quella finanziaria che vede oggi come annunciato più volte un rischio di dissesto finanziario.
Sono certo, che la sensibilità e l’onesta intellettuale di tutti i colleghi presenti nell’Amministrazione vedrà approvare, spero all’unanimità, questo Ordine del Giorno.
Il presente provvedimento, non ha certamente colore politico e può essere condiviso anche da tutte le forze politiche presenti e assenti in Consiglio Comunale.

Consigliere Comunale indipendente    Cantatore Vito