ELEZIONI. COME LIBERARSI DAI MESSAGGI MOLESTI E FARCI ANCHE DEI SOLDI

Non si fanno mai sentire e se ne fregano di te tutto il tempo. Ma sotto elezioni ecco che ti sommergono di inviti, sorrisi, salutoni e sms sgraditi.

Oltre a casi particolarmente gravi come quello della preside candidata o altri pubblici ufficiali in carica, ricevere sms elettorali non richiesti non è una condanna divina da sopportare stoicamente, ma un comportamento abusivo che si può denunciare.


Anche tu vittima di abusi telefonici via sms? La cura è semplice.
DENUNCIA

Potesti ottenere anche un risarcimento.

Comincia cercando un avvocato onesto e competente. Il resto verrà da sé.

Buon voto! 🙂

COME (E PERCHÉ) L’SMS DIVENTA “MOLESTIA”
Il reato contravvenzionale previsto dall’art. 660 c.p. (perseguibile ex officio) è posto a presidio della tranquillità pubblica (incidenza del turbamento del privato sull’ordine pubblico, v. Cass. pen. 11208 del 9.11.94) e recita:Chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a lire un milione”.
Tralasciando i profili che non vengono in rilievo nella pronuncia, dal punto di vista oggettivo, il reato non descrive una specifica ipotesi di condotta criminosa ma ne individua la struttura portante attraverso la individuazione del mezzo, del modo, del dove e dell’effetto.
Il mezzo, per quanto riguarda la fattispecie, è il telefono.
Il modo è decritto puntualmente: per petulanza o per altro biasimevole motivo.
Il dove afferisce la pubblicità del luogo commissi delicti.
L’effetto è il risvolto patologico della condotta dell’agente: molestia o disturbo.
Fonte: Altalex
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