Sei di Ruvo se… ti censurano


Che succede al gruppo ruvese più seguito?
L’Admin Michele Barile: “Nessuna censura. Sono gli utenti che lo vogliono.”

Al momento in cui scriviamo il post non è stato cancellato.

<br />Se non è un terremoto, c’è almeno maretta nel gruppo Sei di Ruvo se…, il più seguito tra i gruppi “generalisti” ruvesi su Facebook, con più di 4 mila iscritti.

Interi post scompaiono, commenti compresi, senza alcuna spiegazione.

Ovvio e diffuso malcontento tra gli utenti, che gridano alla censura.

C’è anche chi propone la migrazione in massa.

Opzione difficile, perché mancano le alternative.

A parte gli orribili e invivibili gruppi commerciali, gli altri gruppi e pagine più seguiti, tra cui la capostipite è senza dubbio RuvoLibera – sono ben più focalizzati (si solito su politica/cultura/società).

Insomma nonostante qualche scossone dovuto presumibilmente allo scontro tellurico tra le faglie contrapposte su Piazza Castello, Amministrazione da un lato, Cittadini dall’altra – la posizione del moderatore Michele Barile appare difficile ma solida.

Il primato del gruppo  ad oggi non è insidiato. Ma attenzione ai ruzzoloni. 

Tutti sanno che più in alto si è, più velocemente si cade. E il gruppo fa gola a molti, specie in campagna elettorale. Da qui probabilmente l’acuirsi di pressioni (se non peggio) che possono aver portato alla cancellazione di post, guarda caso, scomodi per l’Amministrazione comunale.

Pura coincidenza, o c’è dell’altro? 

Michele Barile

Raggiunto per un’intervista veloce, Michele Barile mantiene la flemma ormai proverbiale. “Molti utenti segnalano i post che trattano di politica. E io non posso che adeguarmi al volere degli utenti del Gruppo.

Nessuna censura, quindi.

Resta il problema di una discutibile policy editoriale che esclude la politica dal gruppo più seguito, come se ci si potesse astrarre dal settore in cui si prendono decisioni, a volte buone, spesso tragiche, che hanno impatto sulla vita e sul futuro di tutti.

E resta il problema di un plotoncino di utenti/pasdaran, sempre pronti ad aggredire chiunque metta in discussione il “potere” con cui si relazionano. Il che oggettivamente spesso trasforma articoli di pura informazione in pretesti per rissa.

La scelta che Michele ora deve fare è quella tra lasciare la politica dentro il Gruppo, o cacciare via chi parla solo di quella e la butta in caciara per ovvi motivi.

Una scelta difficile. E che va rispettata, quale che sia la decisione finale. Perché si faccia chiarezza e si possa andare avanti con la massima possibile serenità.

Lui Batte. La Città Vive.
La RotondaIl Cuore Vivo della Città .