Pirro Matteo

Matteo alla Guerra dell’Upsa. Vince il logo ma perde i soci. La classica vittoria di Pirro.
Dalla fine di un amore ai piatti in faccia, si sa, ci vuole poco.
E ci vuole poco a ritrovarsi, come Paparella e il cavalier Cantatore, da un lungo patto di ferro ai ferri corti.
Ma perché l’amore è finito? Chi lo sa.
La verità vera raramente viene a galla.
Quanto al resto, ognuno ha la sua versione, in cui ovviamente il colpevole è l’altro.
Matteo voleva (dicono i beneinformati) dare l’Upsa in eredità al figlio.
Ma l’altro, il presidente uscente (e rieletto) Cantatore, aveva detto niet.
Finirà che il figlio di Matteo erediterà il logo Upsa ma senza soci (assicurano i Cantatore). Un guscio vuoto.
Mentre il rivale erediterà i soci senza il simbolo.
Così saranno entrambi infelici e scontenti.
Fino al prossimo accordo?
E chi dei due cederà: quello che ha in mano la sostanza o quello che in mano ha il guscio?

(Il comunicato del Presidentre ex Upsa.
In alto la nuova convocazione per il 7 aprile)