Otto Santi e un Fotografo


L’essenziale è invisibile agli occhi, scrive il grande Exupéry ne “Il Piccolo Principe”.

Per questo, nonostante le mille speculazioni, la stanca liturgia, il business, l’eterna illusione del turismo, l’aggrapparsi di amministrazioni pericolanti al profluvio di retorica sulla “tradizione” che combattevano fino a ieri; 

nonostante la marea di furbi, faccendieri e punghisti nullafacenti in cerca di svago, o le decine o centinaia in cerca di identità, e i pochi in cerca di una vera resurrezione – insomma nonostante tutte le scorie che eventi del genere portano con sé, insieme a tanta buona volontà, alla fede ingenua e popolare e perciò in qualche modo più vera –

rimane quel quid inesprimibile che fa dire ogni anno: beh, ne è valsa la pena

Quest’anno quel quid è stato raccolto magnificamente dal nostro Ivan Iosca

Perché è vero che l’essenziale è invisibile agli occhi, ma alle volte un obiettivo fotografico…