SUD. LA SOLUZIONE FINALE!


E le dirigenze politiche locali e regionali che ruolo hanno in questo genocidio sociale, civile, economico, politico, storico – che va avanti da un secolo e mezzo? Solo servi sciocchi o complici fino alla fine?

Fra i candidati a sostituire Lupi al ministero per le Infrastrutture e i Trasporti:
il più grande secessionista ferroviario di sempre, quel Mauro, con decenza parlando, Moretti, che dopo aver gestito Trenitalia in modo da far tornare i meridionali dal treno al mulo, è stato giustamente premiato e mandato non dove in tanti ritenevano giusto, ma a dirigere Finmeccanica (non ditelo in giro: aveva cominciato come sindacalista. Oggi lo fa ancora: dei poteri forti, fortissimi);

l’altro candidato è Graziano Manolesta-sui-fondi-del-Sud Delrio, il cui curriculum antimeridionale è troppo lungo per essere ricordato. Diciamo che gli manca solo di riuscire ad abolire la parola “Sud”, perché il resto lo ha fatto tutto, incluso fottere gli ultimi soldi ai terroni disoccupati, per incentivare le assunzioni in val Padana, perché Salvini e Maroni dicono “Prima il Nord”, ma lui lo fa ed è perfezionista: “Solo il Nord”.

Se davvero questo avvenisse (Moretti, Delrio… è uguale), sarebbe la prova che Renzi e i suoi impresentabili predecessori garantiscono la continuità di una politica (chiaramente decisa in altre stanze) che mira a rastrellare tutto il possibile dal Sud, sino a indurlo alla secessione. In modo da poter dire: siete stati voi a volervene andare, perché dovremmo fare i conti di chi ha avuto e quanto in 150 anni?

Dopo Moretti o Delrio al posto di Lupi, resterebbero solo un paio di nomine ancora, a Renzi, per completare uno staff coerente: Mengele direttore sanitario del Bambin Gesù e Dracula alla Banca del sangue.

 Pino Aprile