SP68. Una strada di passione e coraggio

  La filosofia Triple “A” di Arianna.


La mia scommessa più grande è quella di comprendere le esigenze di questa terra, senza turbarla nel suo divenire o modificarla nel suo aspetto, cercando di raccogliere ciò che può offrire. Ricevere vuol dire dare e per noi vignaioli rimanere inalterata la biodiversità cercando di produrre vini senza utilizzo di sostanze chimiche di sintesi né in vigna, né in cantina, ma che siano solo frutto dei nostri territori con le loro caratteristiche, con le loro storie.” 

Siamo in Sicilia, a Vittoria in provincia di Ragusa e le parole che avete letto sono della titolare dell’azienda agricola di cui oggi vogliamo parlare per presentare uno dei suoi eccezionali vini. Ne produce 6 tipi. 

Lei si chiama Arianna Occhipinti. Nata a Marsala nel 1982, si diploma a Milano in Agricoltura e Enologia e quindi ritorna nella sua Sicilia con la convinzione di diventare produttrice di grandi vini. 

Nei primi anni 2000 acquista 1 ettaro di terra vicino a Vittoria e li impianta il suo primo vigneto. Oggi ne possiede 20, 15 di uliveto e 5 di vigneto, dove, in contrada Fossa di Lupo e Piraino, si coltivano il Frappato, Il Nero d’Avola, il Cerasuolo di Vittoria e lo Zibibbo. 

La filosofia di Arianna è scritta all’inizio di questo post e cioè naturalità su tutti i fronti

Biodinamica. Dalla vigna con nessun uso di prodotti chimici, se non un paio di trattamenti di zolfo ad inizio estate, alla  cantina senza lieviti selezionati ma solo indigeni cioè quelli prodotti dall’uva stessa, senza filtrazioni. E con un’apporto di anidride solforosa ridotta al minimo. 

Così produce i suoi vini Arianna. Tanto da aver ottenuto il riconoscimento di Triple “A”, massima garanzia di genuinità

Arianna si occupa in prima persona di tutto il ciclo produttivo ed oggi i suoi vini sono apprezzati in Italia, in Europa, in America  e in tutto il mondo Asia compresa. 


(Ho visto amici giapponesi su Facebook  fotografati con i suoi vini. Se penso che qui da noi c’era chi voleva vendere vino in Giappone…). 


Veniamo alla descrizione di uno dei suoi vini che nasce da terreni caratterezzati da sabbie rosse di matrice calcarea, il SP68 Bianco Sicilia igt.  

Tipo di uve: Albanello e Zibibbo (Moscato di Alessandria).  Età media dei vigneti: 10 anni.   Produzione per ettaro: 50q/ha. 

Vendemmia: manuale, prima metà di ottobre.  Vinificazione: pigiatura meccanica con pigia-diraspatrice, macerazione e fermentazione spontanea sulle bucce in vasche di cemento da 85 hl per 15 giorni con rimostaggi e follature giornalieri. 

Affinamento: 6 mesi in vasche di acciaio inox e 1 mese in bottiglia.

Lieviti: Indigeni. Filtrazione: Nessuna. Anidride Solforosa totale presente: 30 mg/l.  

Gradi alcolici: 11,5%. Bottiglie prodotte: 4000. Colore: Giallo paglia. Olfatto: Aromatico, fiori delicati bianchi, camomilla, note agrumate, balsamiche e vegetali. 

Gusto: Secco, minerale, con richiami erbacei olfattivi di cui prima, limone, menta e miele. 

Abbinamenti gastronomici: Perfetto con tutti i piatti di mare, dagli antipasti crudi o cotti, ai primi, ai secondi, ad una bella grigliata. Ma lo potete degustare anche su formaggi a pasta morbida e latticini in genere. 

Costo bottiglia cl 75: Euro 10,50/11,00.  

Il caldo, la terra, i muretti a secco, il mare di Sicilia, la naturalità e la genuinità: troverete tutto in questo grande vino. 

Questi sono i vini di Arianna Occhipinti. Buon appetito e prosit.  

P.s.: SP68  sta per strada provinciale 68. Quella che ogni giorno Arianna percorre per andare nei suoi vigneti. Una strada centenaria, icona della produzione vitivinicola siciliana.


                                                                                                                     Luca La Fortezza