Il bullismo del Pd

Avevamo già notato questo strano strabismo dell’Amministrazione e del Pd (ora quasi sinonimi).
Qualcuno pubblica da noi una denuncia o un documento scomodo. E loro rispondono – quando rispondono – a un altro sito…
Incredibile, ma vero. Un errore di comunicazione che neanche all’asilo. Ma tant’é: contenti loro…
L’altra volta la risposta l’avevano mandata ad altro sito; stavolta ad altro sito ancora. Tutti: ma non quello giusto…;)
In entrambi i casi siti di area paparelliana. Casualità? Nostalgia dei vecchi tempi? Progetti e ammiccamenti per il futuro? Chissà.
Neanche il neutro e commerciale Ruvolive ha avuto l’alto onore di poter ospitare cotanto documento.
Non sono fortune per tutti.
Anyway, come abbiamo già detto, contenti loro…
Chi, io?
Stavolta però non è la forma, ma il contenuto a fare scandalo.
Oggetto della rampogna, il Msft di Francesco Paparella.
Ora, il Lettore attento ricorderà che nelle recenti settimane Paparella-Msft (da non confondere con Paparella-Matteo-Pacco per la città) ha pubblicato da noi DUE articoli.
Il primo, del 1° ottobre scorso, era relativo ad una corposissima, dettagliatissima e documentatissima denuncia sulla gestione dei rifiuti. Roba pesante. Davvero. E che avrebbe meritato una risposta o almeno una querela, casomai fosse infondata. 
 
Ma loro, nisba. Nulla. Neanche una parola. Chi, io? È il mantra di un’Amministrazione cieca, muta e sorda. E gnorri.
 
 
Pinzellacchere e bombe atomiche
Il secondo articolo, del 17 ottobre, era invece relativo a un problema di inquinamento di Piazza Castello causato, a detta dell’estensore, dalla recente festa del Pd (cos’avranno da festeggiare, poi, solo loro lo sanno..).
Un fatto grave, senz’altro. Ma quasi una pinzellacchera di fronte alla bomba atomica sganciata pochi giorni prima.
Qui, però, sulla pinzellacchera il Pd cittadino parte lancia in resta e risponde di tutto e di più. Ogni genere di improperio e scomposto sarcasmo.
Gli psicologi lo sanno. Ciò che non si è potuto/voluto dire prima, si sfoga appena trova l’occasione.
E insomma il povero Paparella (sempre da non confondere…;) viene aggredito con una “dialettica” che definire teppistica significa ancora essere buoni.
Riprendiamo qui per comodità del Lettore l’articolo originale del Pd. Ne evidenziamo i passi salienti.
Riceviamo e pubblichiamo
 Al Coordinatore cittadino
Movimento Sociale Fiamma Tricolore
 
Caro coordinatore cittadino del MSFT, è apprezzabile la solerzia con cui monitora le problematiche locali, che sicuramente le saranno sollevate dalla miriade di aderenti al movimento da lei coordinato, ma mi permetta di riportare il problema macchia alla sua reale estensione, visto che nella sua narrazione essa si è talmente estesa da inglobare nella sua viscosa avanzata tasi, spese legali, progetti di riqualificazione, invasioni musulmane e accampamenti romani.
Può accadere che , durante una manifestazione di piazza, si verifichino degli incidenti, cui peraltro è stato posto rimedio, ciò non autorizza nessuno a denigrare un momento di volontariato, di confronto e di convivialità in cui alcuni credono . Che poi, siano di “rossa memoria” è un onore non da poco.
Non le fanno invece, onore certe ricostruzioni sberleffeggianti . Quale coordinatore cittadino di un movimento politico, dovrebbe ben conoscere quale impegno comporta da parte dei volontari l’organizzazione di una manifestazione, a partire dalla richiesta delle autorizzazioni ( regolarmente effettuata) sino allo smaltimento dei rifiuti.
In quanto alle accuse di viltà, omertosità , perfidia e doppiezza che rivolge all’amministrazione sono del tutto gratuite e fuori luogo, ma capisco che ogni occasione è quella buona.
Contento Lei ….
Non ci sentiamo sinistrorsi ( vocabolario treccani : “ che va da destra verso sinistra”), la nostra storia è sotto gli occhi di tutti, Lei piuttosto, non è che si sente un po’ destrorso (vocabolario treccani: che da va da sinistra verso destra)?
Lasci a noi la scelta della sede in cui svolgere le nostre manifestazioni, come Lei sceglierà le sue, e comunque mi sembra che l’amministrazione condivida a pieno l’importanza che attribuisce alla tanta amata Piazza Matteotti, di cui lei conosce ogni singolo mattone, a tal punto che il suo primo provvedimento è stato proprio la candidatura di un progetto di rigenerazione urbana della piazza ad un finanziamento nell’ambito del PO FESR 2007-2013 azione 7.1.1., successivamente ottenuto.
Pace a Lei
Coordinatore cittadino
Il documento è a suo modo un (triste) capolavoro, una raccolta quasi enciclopedica di volgarità e di bassezze. Non toglieremo al Lettore il piacere di scoprire le tante chicche che contiene.
Non dormire è colpa grave
Limitandoci però ai due punti più brutalmente essenziali, osserviamo:
1. essere cittadini attivi è una colpa grave, passibile di ironia: “la solerzia con cui monitora le problematiche locali “;
 
2. oltre l’ironia, chi è cittadino attento si merita anche il sarcasmo, “sicuramente le saranno sollevate dalla miriade di aderenti al movimento da lei coordinato”;
 
sarcasmo non meno fuori luogo di quella ironia, in un documento che ha una firma di partito, che quindi dovrebbe essere ufficiale e rispettoso degli antagonisti – che vengono invece crassamente ridicolizzati, ridicolizzando in realtà piuttosto il proprio ruolo.
 
In altri tempi l’estensore di una simile oscenità sarebbe stato cacciato coi dovuti modi da qualunque partito. Si vede che sono cambiati i tempi. O i partiti. Se tali ancora si possono chiamare e se non sia eventualmente più esatto definirli comitati d’affari, o peggio.
 
Diciamo in generale, eh? da Palazzo Chigi in giù.
 
Ma la cosa che più offende (chiunque, anche chi, come chi scrive, è lontanissimo dalle posizioni politiche di Paparella-Msft), la cosa che più offende è la brutale logica del numero. Tanto brutale che finisce con l’essere ridicola e controproducente.
 
La logica del branco. 
 
Insomma, noi abbiamo ragione perché siamo di più
 
Capito? Mica perché il fatto non è vero, o perché rispettiamo la legge o i Cittadini o la Città o altre simili quisquilie.
 
No. Tutt’altro.
 
Noi siamo tanti. Tu Paparella-Msft sei solo tu, al massimo con l’aggiunta di qualche nostalgico (la miriade di aderenti al movimento da lei coordinato”).
 
E questo spiega tutto. Dà torto e dà ragione. Il numero (presunto) schiaccia il dissenso. Un vero e proprio caso di bullismo istituzionale.
 
 
La miriade
 
Un sarcasmo ignobile e fuori luogo, che offende il cittadino che osa interloquire e ammonisce quelli che potrebbero volerlo fare a loro volta.
 
Un sarcasmo così stolto che tra l’altro, udite udite, viene dalla bocca di quello stesso partito che nei giorni scorsi ha ammesso di aver perso 400mila iscritti su 500mila. Quattro su cinque!
 
Qui la vera miriade è semmai quella di chi ha lasciato il partito. 
 
Brava gente che finora, nonostante tutto, si era illusa di fare ancora parte di un partito in qualche modo erede di Moro e Berlinguer, e che ha purtroppo dovuto aprire gli occhi.
 
Miriadi. Che faccia tosta. 
 
Come quella su Piazza Castello, dove vantano un finanziamento che in realtà gli era stato rifiutato e che è poi rientrato in un secondo tempo, per vie misteriose ancora oggi oscure ai più, anche perché quando provi a chiederglielo, la maggioranza autoreferenziale di cui fanno parte gli eroi che hanno scritto questo vergognoso atto di (auto)condanna, scappa a gambe levate.
 
Fino a tal punto sono sicuri di aver torto.