SEL si schiera sulla sicurezza: ora un fondo comune


SEL si schiera sulla sicurezza. La proposta di un fondo comune da noi avanzata ben due anni fa comincia a prendere piede. Ce ne rallegriamo e ci complimentiamo con gli autori della scelta.

E’ grossolano e semplicistico ritenere che gli episodi di microcriminalità siano il frutto della crisi che ci attanaglia ad ogni livello.

Il consiglio Comunale del 16.09.2014, con l’intervento del prefetto di Bari, dott. Nunziante, ha rappresentato un momento di confronto e di sintesi sull’emergenza microcriminalità, che purtroppo riguarda anche la nostra (non più) tranquilla comunità, con un bisogno di sicurezza sempre più crescente.

E’ grossolano e semplicistico ritenere che gli episodi di microcriminalità siano il frutto della crisi che ci attanaglia ad ogni livello.

La microcriminalità è frutto della macrocriminalità e dell’uso di sostanze stupefacenti c.d. “pesanti”, quali eroina e cocaina, non dimenticando gli effetti dell’abuso di superalcolici.

Piuttosto frutto della crisi è, invece, che un cittadino metta a repentaglio la propria vita per difendere poche centinaia di euro, dato che in molti casi quei pochi spicci sono diventati essenziali per la sua economia.

Se guardiamo ai due episodi finiti sulle colonne dei nostri quotidiani, non possiamo che tristemente rilevare che a fronte di circa 400 euro complessivi questa comunità ha una vita in meno ed una vita che solo per miracolo si è salvata.

Il circolo Sinistra, Ecologia e Libertà “Anita” di Ruvo di Puglia deve però rilevare che anche accogliendo le proposte di una maggiore sorveglianza e presenza sul territorio delle forze dell’ordine, e nonostante la predisposizione di un sistema globale di videosorveglianza (peraltro già presente nei due episodi verificatisi), non si eviterebbe comunque il verificarsi di tali episodi.

Consci del valore prezioso della vita umana, messa a repentaglio per difendere somme a volte davvero esigue, chiediamo all’amministrazione comunale di istituire di un fondo di solidarietà, a copertura delle somme estorte ai cittadini vittime di agressioni e rapine. Poche migliaia di euro stanziate servirebbero a dare tranquillità ai cittadini, che si vedrebbero rimborsato il maltolto, inducendoli a non reagire e a non mettere a repentaglio le proprie vite.

La coordinatrice
Vittoria Mazzone