3 amici, un’idea, un sogno che si realizza. Fattoria Mani di Luna.


Siamo in Umbria precisamente a Torgiano provincia di Perugia. Qui è nata 2 anni fa’ una nuova realtà vinicola, Fattoria Mani di Luna. 3 amici, Rocco (l’enologo e vignaiolo), Simone (l’agronomo e vignaiolo) e Alessandro (vignaiolo) hanno deciso di convertire l’azienda esistente all’agricoltura biologica e biodinamica e realizzare il loro sogno.

L’azienda possiede circa 35 ha. in parte nel comune di Torgiano, in parte vicino alla confluenza del fiume Chiascio con il Tevere e un’altra parte in collina ad un’altitudine tra i 200 e i 400 m s.l.m. I terreni sono in prevalenza sabbiosi con un sottosuolo di arenarie e marne ricche di minerali e sedimenti lasciati dall’antico lago Tiberinum. Oltre ai vigneti hanno un ciliegeto e un’oliveto. Tutti coltivati in biodinamica.

Qui non si usano sia in vigna che in cantina concimi chimici, fitofarmaci e altre porcherie simili ma solo compost biodinamici, cornoletame, tisane, nutrendo i terreni solo con tali elementi naturali. 

Preparazione del cornoletame 

I metodi di vinificazione prevedono un contatto fisico ed energetico tra le mai dell’uomo, il cosmo, le costellazioni, la natura e tutte le sue componenti, per questo si seguono i cicli lunari applicati all’agricoltura durante tutto il periodo della vinificazione. 

Le tecniche seguite sono tutte naturali per preservare la materia prima senza alterare le proprietà organolettiche, a tale scopo la vendemmia e la diraspatura 
sono manuali. Anche la pigiatura avviene senza l’uso di macchinari ma con i piedi (per alcuni vini) per esaltare le caratteristiche qualitative delle uve. 
In cantina non si usano sostanze chimiche di sintesi, tranne piccole dosi di solfiti. 
Per le fermentazioni si usano solo i lieviti indigeni delle bucce, i travasi vengono effettuati in giorni di frutti seguendo i calendari lunari; il vino affina tutto l’inverno sulle proprie fecce fini in contenitori di cemento vetrificato, di acciaio inox e botte di legno, con batonnage (sbattimento delle fecce nobili che si depositano sul fondo dei contenitori e delle botti) settimanali.
L’imbottigliamento avviene senza chiarifiche e filtrazioni. Per alcuni vini (ne producono 5-6 tipi) si usano i cristalli di quarzo durante l’affinamento. 

Il vino di oggi?

Eccolo, il Baratto Trebbiano Umbria igp prodotto con 3 tipi di uve. 
Un vino che sembra simile ad altri trebbiani naturali della zona ma che regala ad ogni sorso nuove sensazioni e nuovi piccoli particolari che lo rendono grande.   
Tipi di uve in percentuali: Trebbiano toscano (procanico) 85%, Malvasia e Riesling renano 15% vendemmiate insieme,con breve macerazioni della Malvasia e del Riesling per 4-5 giorni. 
Età delle viti: 30-40 anni. 
Trattamenti in vigna: Terreno sempre inerbito, tisane di ortica, achilea, equiseto, tarassaco, camomilla spontanea, rame e zolfo in piccole quantità e latte. 
Fertilizzanti: Sovesci di leguminose una o due volte l’anno, cornoletame due volte l’anno. Raccolta delle uve: Manuale in cassette da 10 kg. Modalità di diraspatura e pigiatura: Diraspatura manuale su reti di acciaio per la parte macerata (Malvasia e Riesling), pressatura diretta dei grappoli interi su torchio in legno manuale per il Trebbiano. 
Vinificazione: In acciaio. Macerazione: Malvasia e Riesling macerati per 3 giorni senza controllo della temperatura. Anidride solforosa totale presente: 60 mg/l.
Lieviti: Solo lieviti indigeni. Stabilizzazione: Nessuna, solo batonnage sulle proprie fecce fini per 5 mesi. 
Chiarificazioni e filtrazioni: Nessuna. Affinamento: 6 mesi in acciaio e 6 mesi in bottiglia. Eventuali correzioni, uso di mosto concentrato e rettificato, pratiche di salasso: nulla di nulla. 
Numero di bottiglie prodotte: 2000. Destinazione delle vinacce: spargimento nei vigneti dopo averle fatte maturare in cumulo biodinamico.
 Grado alcolico: 13% gr. Colore: Giallo paglierino molto intenso, quasi oro con riflessi verdolini. 

Olfatto: Note di lievito, frutta a pasta gialla fresca, pesca, mela, frutta esotica, papaya, melone. Agrumi. Intensi profumi mielati di cera e pappareale. 

Gusto: In bocca è un velluto, possente e sontuoso, oserei direi salmastro con un finale amarognolo che ricorda la mandorla fresca, la buccia di un’arancia, la mela caramellata e la pera matura.

Abbinamenti gastronomici: Antipasti, primi e secondi di mare in genere. Con un salmone affumicato, macerato con olio e limone, grana e rucola, in frigo la bottiglia difficilmente ritorna…
Bevetelo  bello freddo.

Aprite la bottiglia 1 ora prima di berlo. Insomma un vino che sorprende ma sopratutto genuino. Grande bella e realta’ questa cantina. Poche bottiglie prodotte, 4-5 mila, ma tanta passione e un grande futuro davanti.

Ah già, il costo. Bottiglia cl75:  Euro 7. 
Buon appetito e prosit                                

  

Luca La Fortezza