Nessuno meglio e più di noi ha spiegato le cause del disastro cittadino, la lunga e triste parabola ventennale cui non sfugge neanche l’attuale amministrazione – della quale non a caso abbiamo chiesto le dimissioni in termini inequivocabili. E ancora le chiediamo.
Nessuno più di noi ha (inutilmente) avvertito del pericolo chi aveva la responsabilità del governo e andava allora a caccia di lucciole e proposte impossibili di scambi volumetrici.
Nessuno più di noi si è esposto proponendo una soluzione equilibrata e di lungo respiro, che poteva salvare la Città ma che aveva, evidentemente, l’imperdonabile difetto di guardare agli interessi di tutti, della Città, e non a quelli di una qualche cosca clientelare.
La situazione non è cambiata. Anzi, peggiora di giorno in giorno. Tutto ciò che avevamo previsto si avvera sistematicamente. Andiamo allegramente in dissesto e quello che ci aspetta è il naufragio, anni terribili e l’onore violato di una Città che era stata Modello tanto a lungo.
Tutto grazie alle amministrazioni degli ultimi vent’anni, non esclusa l’attuale, gravata dal record mondiale di 120 avvisi di garanzia in un anno.
Andiamo verso il naufragio e ci aspettano anni terribili. Loro a sbagliare e noi a criticare.
Insomma, il copione è già scritto.
Ma a noi piacciono i colpi di scena.
Osare per cambiare
E se naufragio dev’essere, ci piace come sempre pre-correre i tempi, e cominciare fin d’ora a creare le condizioni per poter ripartire.
Così, oltre la critica sacrosanta, che ovviamente continuerà fino a quando ce ne sarà motivo (ovvero, temiamo, illimitatamente…;) oggi vogliamo fare una proposta.
Non all’Amministrazione. Ma alla Città. Agli operatori più attenti e ai cittadini più volenterosi.
Vogliamo partecipare al bando comunale per la concessione di 142 (160 secondo l’opposizione, che ha una matematica tutta sua… ;)) ettari di terreno in vari lotti, di cui abbiamo già parlato.
L’obbiettivo di fondo: rivoluzionare il sistema produttivo in maniera da ottenere prodotti di altissima qualità, capaci di imporsi sul mercato e far guadagnare all’immagine internazionale della Città il posto altissimo che le spetta, e da cui oggi siamo lontani anni luce.
Il core del progetto e i dettagli li discuteremo con i soggetti interessati.
Ma noi siamo pronti fin d’ora a garantire un progetto per il mercato nazionale e internazionale, la strategia, il marketing, il branding, la comunicazione multipiattaforma ad altissimo livello.
Cerchiamo partner tecnici del settore agroindustriale ed associazioni bioorientate e/o culturali disposte a una partnership mirata.
Anche i singoli possono partecipare, se muniti di competenze adeguate.
La domanda: è pronta questa Città, almeno nelle sue energie e professionalità migliori, a ripartire per riconquistare il proprio futuro?
Se lo è, quale occasione migliore?
Certo, c’è poco tempo. E i maliziosi dicono che il bando è già pre-assegnato.
Noi però siamo ottimisti, abbiamo grandi idee e amiamo le sfide.
Tu?