Un Altro Museo

Arrèt?



Abbiamo già scritto del Concorso a Direttore del Museo.

Pensavamo esaurito l’argomento e ancora incrociamo le dita, sperando in una partecipazione qualificata che fughi tutti i dubbi almeno quanto al tipo di selezione.

Invece nel pomeriggio di oggi 30 agosto di questo malinconico 2014 arriva di nuovo la segnalazione dal Comune sul “Bando”. (Ecco il nuovo link).

Qualcosa non quadra?

Sarà un annuncio ripetuto? Sarà un altro bando? Ci saranno stati dei cambiamenti? Il primo era una bozza e questo il definitivo? 

E chi lo sa. 

Il Comune, come è noto, non spiega. Chissà che ce l’hanno a fare, l’Ufficio comunicazione.

A meno che non gli serva a comunicare tra loro…;)

Insomma questo nuovo avviso di bando ci fa accendere la solita lucina e cominciamo a fare qualche ricerca.

Vi segnaliamo qualche link interessante, come questo, quest’altro, questo ancora e quest’ultimo – ma ce ne sono un’infinità. Se volete, potete rifare la ricerca da soli a casa: è molto istruttivo. Andate su google e scrivete: “requisiti per direttore di museo”. Il resto verrà da sé.



Quei poveri requisiti

I requisiti del bando infatti ci sembrano un po’ poveri.

Servirebbe un manager di profonda cultura, di vasti orizzonti, di indipendenza e autorevolezza, di esperienza nella organizzazione e gestione di eventi complessi.

Uno a cui vengano fissati degli obbiettivi precisi e che sia poi giudicato sui risultati. Confermato o sostituito in base a quelli.

Invece no.

Viene ricercato un grigio funzionario le cui uniche competenze sono un po’ d’inglese, e la cui laurea è situata in una striminzita categoria compresa tra Lettere e Lettere.

Un po’ troppo su misura, si direbbe così ad occhio.

Sarebbe bello poter chiedere chi ha fatto il bando, chi ha scelto i requisiti da fissare, in base a quali criteri e obiettivicome e da chi sarà composta la commissione giudicatrice e mille altre cose.

Ma tanto è inutile. Il Comune non risponde. Muto.



Come fanno gli altri

Ma siccome siamo così maliziosi che diffidiamo anche di noi stessi, siamo andati a vedere un po’ di bandi simili online. 

E beh, qualche differenza c’è – per così dire.

1. Ovunque in Italia si cercano titoli ma soprattutto ESPERIENZA e COMPETENZA. Un curriculum specifico, insomma. Noi, no.

2. Ovunque l’incarico è PROVVISORIO, in genere triennale. E comunque legato ad obiettivi. Noi, no. Chiunque sia il/la fortunato/a, è sistemato/a a vita. Indipendentemente dalle sue capacità e a spese nostre, ovviamente. C’è da dirlo?

3. Ovunque si richiede in tutto o in parte un MANAGER (non sbagliavamo, a quanto pare) esperto di organizzazione eventi e promozione, ancor più di budget e soprattutto di FUND-RAISING.

Ovvero, il Museo trovi da sé i fondi, al di là del minimo contributo pubblico, e con quei fondi organizzi la sua crescita.

IL MUSEO DEL TERZO MILLENNIO SI AUTO-PROMUOVE. Noi, no.




Il solito tanfo

Invece dal bando comunale ruvese viene fuori il solito tanfo di vecchio.

Servirebbe un Altro Museo: non un Museo in più, ma un Museo diverso, capace di interpretare autonomanente e attivamente, da protagonista, le sfide del Terzo Millennio.

Avremo invece la solita scimmiottatura dell’Ottocento, buttata lì con due secoli di ritardo e magari infarinata di qualche pretenziosa “mappa” o mappina interattiva.

Una collezione di roba lasciata lì alla speranza di qualche sperduto visitatore una volta finite le inaugurazioni e le pompe magne.

un grigio funzionario che non capisce nulla di management né è tenuto a capirne, che non è tenuto a lavorare per obbiettivi, che non è licenziabile neanche se si rivelasse una ciofeca, che nel migliore dei casi conosce un po’ di storia dell’arte o di “conservazione dei beni culturali“, mica di valorizzazione e promozione; ma che però è sistemato a vita.

A spese nostre.

Ci piacerebbe chiedere lumi al Comune. Ma si sa, il Comune NON risponde. E se mai avesse dei lumi, li metterebbe magari sui Corsi, drammaticamente bui come tutto il resto.

Il nostro consiglio? Rimangiarsi il bando e farne uno serio. Cercando un manager con incarico temporaneo  e ad obiettivi prefissati, con valutazione periodica.

Ma indovinate invece che faranno…