Matteo si rimangia le dimissioni



È durata solo una notte, quest’avventura mentale matteana delle “dimissioni già pronte“, cioè di prendere a cuore il bene della Città anziché quello della propria poltrona. 

Quest’avventuretta estiva a cui ovviamente nessuno ha mai creduto. Figuriamoci noi. 

È proprio vero, non ci sono più i buoni propositi di una volta. 😉

Fin troppo facile smascherare la furbata estemporanea. 

Alle 15.16 di ieri, dopo neanche 24 ore dall’apertura del “dialogo” e dopo appena 8 ore e mezza di combattimenti dialettici intorno alla supposta disponibilità a dimettersi con dimissioni “già pronte” (ore 6,49 della mattina), il buon Matteo ha battuto fragorosamente in ritirata ed è tornato ad assestarsi sulla ben più comoda e impossibile “quota 9“.

Il che vuol dire semplicemente che NON ha affatto intenzione di dimettersi; che NON ha affatto le lettere di dimissioni in mano dei 5 “oppositori” e che probabilmente NON gliene ha neanche parlato. L’avranno letto qui, e magari l’avranno anche cazziato un po’. Scommettiamo?

Un bluff che è stato fin troppo facile smontare.

Ma ciò nonostante, è stato bello coltivare per un giorno la consapevole utopia di una Città che si scrolla anticipatamente di dosso un’amministrazione ormai delegittimata, catastrofica e parassitaria.

Un’Amministrazione di cui ovviamente Matteo fa parte e, pur in posizione passiva, non riesce a fare a meno, rimanendo anche lui, un tempo leader (sia pure a suo modo) lì, inchiodato, riparato, pauroso, aggrappato alla sedia e terrorizzato dal giudizio elettorale come tutti gli altri. Il paperone ridiventato pulcino.

Che tristezza. 

22 naufraghi – 16 “consiglieri” di cui sono ignoti i consigli; 5 assessori su cui è meglio far calare un pietoso silenzio; un Sindaco che non risponde neanche alle domande più elementari – e aggiungiamoci anche un “capo” dell’opposizione che non si è opposta mai a nulla, confondendo il lavoro duro dell’opposizione con l’infantile mettere il broncio o l’ancor peggiore e tra l’altro pubblicamente ammesso difendere gli interessi degli amici –  e perciò un “capo” che non si sa cosa “capeggi”.

A meno che il posto di capo non gli servisse/serva per contrattare un posto da assessore con i formali avversari, come ha più volte tentato, gestendo  gli altri “suoi” consiglieri semplicemente come merce di scambio.

E non è detto che il tentativo sia finito. Anzi. Perché in un’altra discussione oggi Matteo pre-annuncia nientemeno che una proposta da 18 mesi ai suoi teorici avversari. (Vedi foto).

Evidentemente i “1000 giorni” di Renzi hanno fatto scuola. In entrambi i casi una classe “dirigente”- digerente impresentabile resiste nell’ultimo bunker alla richiesta di democrazia reale che sale dal popolo.

22 naufraghi, sopravvissuti (credono) chissà come a uno Tsunami di 120 avvisi di garanzia, a 23 milioni di debito a carico nostro, a un’incredibile collezione di papere e disastri, a una Città distrutta che chiede solo di poterseli scrollare di dosso e ripartire –  22 naufraghi che continuano a guidare la Nave verso il naufragio

Tutti livellati da una paura paralizzante quanto la loro inefficienza.

Senza Capitano. Senza speranza. E senza scialuppe di salvataggio, perché non ci sarà più nessuno da salvare.

Rincantucciati nella cabina di comando, dove sperano che l’urto sarà più attutito. Ci si illude sempre fino all’ultimo, quando non si ha il coraggio di affrontare la realtà.

La domanda è: ma i rispettivi partiti, i militanti illusi e delusi, cosa aspettano?


Il seguito, da Facebook:

  • Matteo Paparella È superfluo precisare che le dimissioni vanno formalizzate contestualmente da tutti i 9 consiglieri x ottenere lo scioglimento del consigli comunale.o presso un notaio o al s.g.del comune.altrimenti c’e ‘ il subentro.

  • Mario Albrizio Conosco la procedura.

    Ma quella è la via burocratica. Che ovviamente è impercorribile fino a che qualcuno rimarrà aggrappato mani e piedi alla sedia della vergogna.

    Quella che ti sto proponendo è invece la via maestra, cioè la via Politica (notare la maiuscola).

    Ovvero denunciare a chiare lettere la situazione e farne una battaglia di principio democratico.

    Il subentro, dici? Suvvia, chi è così folle da sedersi a quelle sedie una volta che l’intera opposizione e qualche consigliere di ex maggioranza, compreso il “vecchio volpone”, come a volte vieni definito, si sono dimessi?

    Chi è questo kamikaze che andrà a mettersi proprio sulla linea di tiro a farsi impallinare e a sopportare le conseguenze di un disastro da cui finora è stato alieno?

    Io dico nessuno.

    Ci sarà un rifiuto continuo e il Consiglio verrà sciolto per mancanza di opposizione e per invalidità strutturale – se non peggio.

    Perché immagino che a quel punto non avrete problemi a firmare la nostra Petizione per lo scioglimento del Consiglio e a mandarla insieme a noi a Roma – con tutte le conseguenze del caso.

  • Matteo Paparella Forse è il caso di vedersi x mettere a punto il percorso.considera che il livello di incoscienza, di non consapevolezza è notevole.poi si aggiunge ignoranza e presunzione ed allora il dramma politico istituzionale è ben realizzato.lo vedrai a breve x le iniziative concrete e formali delle opposizioni.e coinvolgeremo il prefetto per raggiungere il risultato da te,da me, dalla opposizione invocato,ma a volte sussurrato da taluni della maggioranza

  • Matteo Paparella P.s.parlo del problema degli espropri x cui bisogna fare piena, totale luce e chiarezza, altrimenti i prossimi 20 anni saranno amari, molto amari x i ruvesi.e non è terrorismo ma realtà amara

  • Matteo Paparella E allora vedremo chi sono almeno i 9 consiglieri comunali disposti a firmare contestualmente le dimissioni che ai fini dello scioglimento del consiglio non vanno protocollato ma contestualmente sottoscritte o alla presenza del segretario generale o di un legale.scusa x la precisazione non rivolta a te; ma come vedi c’è molto da fare

  • Mario Albrizio Oh, Matteo. Siamo già alle solite? Siamo già passati dall’attacco francese alla ritirata spagnola?

    Stamattina hai scritto che sei/siete pronti alle dimissioni.


    Io ti ho detto come si può fare. E la riuscita è matematica. Basta conoscere un po’ le leggi (la famosa preparazione che ognuno DOVREBBE avere, PRIMA del “cimento”), e le persone.

    Dopodiché te ne vieni di nuovo con la storia della maggioranza numerica?

    Ma allora quelle dimissioni NON le vuoi dare. Perché a 9 consiglieri dimissionari NON ci arriverai mai e lo sai benissimo.

    Così come sai benissimo, e tu stesso a tuo modo ne sei un esempio vivente, nel bene e nel male, che le cose si fanno quando si vogliono fare, non quando si arriva a questa o quella condizione puramente formale.

    Perciò o davvero queste dimissioni le vuoi dare, e allora ne possiamo parlare ma con le lettere in mano. Oppure evitiamoci il fastidio.

    La cosa in sé è molto chiara. 

    Questa Amministrazione ha chiaramente, clamorosamente e vergognosamente fallito.

    Arriverà il momento e sarete tutti spazzati via – salvo altre conseguenze. 

    Ma nel frattempo la Città sarà sprofondata.

    La mia offerta è perciò trasparente: c’è qualcuno tra voi che vuole salvarsi e insieme abbreviare l’agonia dei prossimi 2 anni e dare un’altra possibilità di salvezza alla Città?

    Io, nella evidente mediocrità e pochezza dell’Amministrazione, contavo almeno su di te.

    Evidentemente mi sbagliavo.